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Gruppo hacker attacca i siti governativi istraeliani

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Il gruppo hacker Anonymous ha attaccato i siti web governativi israeliani, causando disagi ma nessun grave danno. Lo fa sapere l'Ufficio informatico nazionale dello Stato ebraico

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Il gruppo hacker Anonymous ha attaccato i siti web governativi israeliani, causando disagi ma nessun grave danno. Lo fa sapere l'Ufficio informatico nazionale dello Stato ebraico, tramite Yitzhak Ben Yisrael, mentre tuttavia il sito web dell'ufficio stesso era inaccessibile. Non è però chiaro se fosse inutilizzabile perché messo fuori uso dagli attivisti. Yisrael ha dichiarato che gli hacker non sono riusciti a oscurare i siti web più importanti, nonostante da giorni avessero annunciato un massiccio attacco nella loro operazione OpIsrael. «Sinora è andato tutto come previsto, ci sono stati pochi danni», ha detto il funzionario. «Anonymous non ha le competenze per danneggiare le infrastrutture vitali del Paese e se quella fosse la sua intenzione, non avrebbe annunciato l'attacco. Vuole fare clamore sui media su questioni che gli stanno a cuore», ha aggiunto. Il gruppo aveva infatti annunciato, anche con un comunicato stampa diffuso il 4 aprile, che avrebbe lanciato un grave attacco contro i siti web israeliani, a partire da oggi. Secondo i media, sono stati presi di mira i siti dei ministeri della Difesa e dell'Educazione, così come quelli di diverse banche. Israele ha però detto di aver respinto ogni attacco. Presi di mira sabato notte sarebbero stati i siti della borsa e del ministero delle Finanze, hanno riportato i media, ma questi hanno negato. Sulle home page di piccole e medie aziende israeliane intanto sono comparsi slogan anti-Israele. In risposta, attivisti dello Stato ebraico hanno in seguito bersagliato siti di gruppi islamisti radicali pubblicando messaggi pro-Israele, hanno riferito i media. A gennaio dello scorso anno, una rete hacker che disse di aver base in Arabia saudita paralizzò il sito della borsa e della compagnia aerea internazionale, rivendicando di aver pubblicato i dettagli di migliaia di carte di credito. Un altro tentativo di mettere fuori uso i siti web israeliani a novembre scorso non riuscì a fare gravi danni e allora Israele disse che l'attacco era consistito in oltre 60 milioni di tentativi di hacking. Oggi, un ufficiale del gruppo palestinese Hamas ha elogiato l'azione di Anonymous: «Dio benedica le menti e gli sforzi dei soldati della battaglia elettronica», ha scritto Ihab Al- Ghussian, portavoce del governo di Gaza, sulla propria pagina Facebook.

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