Torna Piazza di Siena, villa Borghese aperta a tutti
Da mercoledì lo storico concorso di salto ostacoli accende la Capitale: cinque giorni pieni di eventi
In gara 179 cavalli, 70 cavalieri, 17 Nazioni. Piazza di Siena scalda i muscoli, da mercoledì 24 a domenica 28 maggio l'ovale settecentesco di Villa Borghese ospiterà l'85° Concorso Internazionale di Salto Ostacoli ( CSIO) Intesa Sanpaolo - Master Fratelli D'Inzeo. «Uno degli otto avvenimenti sportivi più seguiti in Europa» ha sottolineato ieri, in un incontro stampa alla Casina di Raffaello, il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) Marco Di Paola, presenti l'event-director (e consigliere federale) Eleonora Di Giuseppe e lo show-director Duccio Bartalucci. Nelle cinque giornate - l'ingresso sarà totalmente libero, anche in tribuna fino all'esaurimento dei posti disponibili - si disputeranno 22 premi, di cui 10 internazionali, punteggiati da altri 10 avvenimenti. Tra questi i tradizionali tre Caroselli (Carabinieri, Lancieri di Montebello, Villa Buon Respiro) e la novità della partita di polo tra Italia e Argentina. Sarà un'edizione molto attenta all'ambiente, con l'anello ellittico della Piazza totalmente libero. Tra i partecipanti spicca il britannico Michael Whitaker, sette volte vincitore della Coppa delle Nazioni a Villa Borgese, ma anche Dalma Malhas, giovane unica rappresentante dell'Arabia Saudita. Dalma ha conosciuto il salto ostacoli a Roma quando era dodicenne, allieva di Bartalucci e inserita nella squadra del Comitato FISE Lazio. Gli appuntamenti più attesi di Piazza di Siena sono la Coppa delle Nazioni di venerdì 26, il Piccolo Gran Premio e il Sei Barriere di sabato 27, il Gran Premio Città di Roma di domenica 28 quando, a consegnare la Lupa Capitolina al vincitore, è tradizione sia il sindaco. La Coppa delle Nazioni sfugge all'Italia dal 1985. Forse mai come quest'anno - a detta del c.t. Roberto Arioldi - il team azzurro (selezionati Emilio Bicocchi, Piergiorgio Bucci, Bruno Chimirri, Lorenzo De Luca, Alberto Zorzi) è stato tanto competitivo. «A livello individuale Bucci, De Luca e Zorzi hanno vinto concorsi importanti - conferma Bartalucci che ha guidato l'Italia dal 1998 al 2006 - fondamentale però è che il quartetto che parteciperà alla Coppa si senta una squadra, tutti pronti a vivere la gioia delle prestazioni positive non solo proprie ma soprattutto degli altri. L'Italia comunque deve ambire ai massimi risultati, non può accontentarsi o ritenersi soddisfatta di essere ai limiti del podio. Poi il risultato può non venire o qualcosa andare storto, ma l'obiettivo deve essere l'eccellenza». Francia (oro olimpico a Rio 2017), Italia e Olanda sono le favorite al successo, però con Canada, Irlanda, Spagna, Svezia e Svizzera pronte al colpo gobbo.