La Lega vola su tutta Italia e guida il centrodestra. Salvini: "Adesso tocca a me"
Per il partito si apre una nuova era di governo e responsabilità
Un terremoto elettorale, un'Italia che cambia pelle con un blocco di centrodestra che vede Matteo Salvini - e la Lega - azionista di maggioranza. “Lo vedo come un voto del futuro. Gli italiani hanno premiato il futuro”, ha dichiarato Matteo Salvini, durante la conferenza stampa post voto nella sede del partito in via Bellerio a Milano. Il senso di questo voto disegna, secondo il segretario della Lega, una vera e propria presa di posizione: “Decidono gli italiani, non lo spread, non Berlino, non Parigi, non Bruxelles. Sia chiaro, non è un voto isolazionista, o antieuropeista. Noi siamo in Europa e vogliamo un'Europa che riconosca i popoli, le identità, le libertà e le autonomie”. E a chi definisce l'ipotetico Governo Salvini “antieuropeista”, il leader della Lega risponde “i veri nemici dell'Europa sono quelli che fanno finta che vada tutto bene. Noi vogliamo ricostituire un'Europa fondata sulle donne e sugli uomini, non più sui vincoli e sulle burocrazie”. Riguardo all'euro ribadisce: “E' una scelta sbagliata. Il sistema “moneta unica” è destinato a finire, non perché lo dico io. Lo dicono i fatti e il buon senso. Noi lavoreremo per arrivare preparati a quel momento”. Per volere di oltre 5 milioni di persone, siamo davanti a un centrodestra a trazione “Salviniana”. Un rimodellamento politico che ha stupito, forse sconvolto, qualunque pronostico e che Salvini spiega così: “La Lega ha scelto di crescere, ha scelto di unire. E' un movimento politico che oggi dimostra di essere cresciuto più di tutti, passando dal 4% al 18%, grazie al voto di tutte le regioni italiane”. Dal presente all'immediato futuro, la parola d'ordine è “squadra”. La nomina più volte, Salvini, riferendosi alla coalizione e alla sua “parola data”. “Sarà mio dovere parlare con tutti, ascoltare tutti, da chi ha preso più voti a chi ha preso meno voti. Ma lavorerò e ragionerò con la squadra di centrodestra. E' un percorso che comincia con il sud - assicura Salvini - con le donne e gli uomini che vogliono orgoglio, non assistenza, ma lavoro e sicurezza”. Confermate, anzi ribadite, le linee programmatiche: dalla legge Fornero agli studi di settore, alla legittima difesa, per proseguire con la riforma della scuola, la riforma della giustizia, il taglio della burocrazia e il taglio delle tasse. Salvini dichiara “tutto questo oggi è forza di Governo”. Sulla redistribuzione del reddito e la creazione della ricchezza, Salvini la pensa diversamente da Di Maio: “Prima di ridistribuire, occorre produrre qualcosa. Penso a quei tanti giovani, a quei tanti imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori, che non chiedono assistenza, ma chiedono di poter lavorare senza scappare”.