Ita-Lufthansa, slitta ancora il matrimonio. Quando è previsto il closing
Servirà ancora qualche giorno per la formalizzazione del pagamento da parte di Lufthansa dei 325 milioni di euro necessari per l’acquisto del 41% di Ita Airways come primo step del controllo della compagnia. Le parti sarebbero ancora al lavoro sugli ultimi dettagli per procedere al closing, spiegano fonti qualificate. La scorsa settimana l’agenzia di stampa tedesca Dpa aveva parlato del 13 gennaio come probabile data per la transazione, senza che però le due compagnie confermassero o smentissero ufficialmente. L’operazione potrebbe slittare dunque di qualche giorno, alcune voci adesso parlano di mercoledì 15 gennaio come nuova data da cerchiare in rosso per la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte del vettore tedesco.
Il primo passo del nuovo assetto proprietario sarà poi l’assemblea degli azionisti, con la nomina di un Cda che passerà da 3 a 5 componenti, con Joerg Eberhart - già capo strategia di Lufthansa e Ceo di Air dolomiti - che sarebbe in pole per assumere il ruolo di amministratore delegato. Lufthansa stima che nei prossimi anni la partecipazione in Ita Airways aumenterà gli utili del gruppo aereo di centinaia di milioni di euro, a rivelarlo il Ceo Carsten Spohr intervistato oggi dalla Frankfurter Allgemeine. «Ita è la più grande acquisizione nella storia di Lufthansa. Senza la prospettiva di un contributo agli utili a nove cifre, non avremmo fatto questo passo», spiega Spohr. Il Ceo di Lufthansa specifica che l’acquisto del 100% di Ita è «l’obiettivo», ma l’aumento della partecipazione al momento non è previsto per il 2025. «È nel nostro interesse mantenere il governo italiano a bordo nei prossimi mesi», ha detto il manager. Entro il 2027 il Gruppo dovrebbe salire al 90% di Ita ed entro il 2033 al 100%, per un importo complessivo da 829 milioni di euro.
L’ingresso di Ita Airways nel gruppo Lufthansa - che detiene già anche Austrian, Swiss, Eurowings, Brussels Airlines e Discover - rafforzerà la terza compagnia aerea globale e offre una prospettiva futura più solida al vettore italiano. Nel 2024 Ita ha smesso di ’bruciare’ soldi e a fine anno aveva circa 500 milioni di cassa. Con il pagamento si chiuderà un iter partito a maggio 2023, quando è stata raggiunta la prima intesa tra il Mef (proprietario del 100% delle quote della compagnia nata dalle ceneri della ex Alitalia) e il vettore tedesco. Per arrivare all’acquisto di Ita da parte di Lufthansa è stata necessaria anche una lunga consultazione con la Ue, che la scorsa estate ha richiesto dei correttivi per non violare le regole in materia di concorrenza. Il via libera definitivo di Bruxelles - condito da qualche tensione finale tra le parti sulla conferma del prezzo di vendita pattuito - ha richiesto l’impegno delle due compagnie a cedere slot su tratte a medio e lungo raggio dagli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate. Nel primo caso Air France e Iag (la holding di British, Iberia, Vueling e Aer Lingus) otterrà slot sui voli a lungo raggio verso Usa e Canada, mentre nel secondo easyJet beneficerà di spazi in partenza con destinazioni in Europa. Per il 2025 Lufthansa stima di procedere con 10mila assunzioni tra piloti, assistenti di volo e altri profili, con il focus principale in Germania.