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Banca del Fucino vince la gara per l'acquisizione di Cassa di Risparmio di Orvieto

La Banca del Fucino «ha appreso con soddisfazione della decisione del Mediocredito Centrale (Mcc) di avviare insieme un periodo di negoziazione in esclusiva sui termini e condizioni della cessione della quota dell’85,3% di Cassa di Risparmio di Orvieto, oggetto del processo competitivo apertosi il 14 ottobre scorso. La proposta di Banca del Fucino, così come espresso nella comunicazione di Mcc, è stata ritenuta distintiva ’sia per i contenuti economici e finanziari, sia per i contenuti industrialì». È quanto si legge in una nota. Banca Fucino vince così la gara per  l'acquisizione della quota di controllo di Cassa Orvieto di proprietà di  Mediocredito Centrale grazie alle garanzie sulla governance: la banca umbra resterà una controllata e non sarà fusa nella capogruppo Banca  del Fucino. Lo ha reso noto Radiocor. Il modello è diverso da quello del Banco Desio, principale concorrente  della banca romana presieduta da Mauro Masi e guidata dall'amministratore delegato  Francesco Maiolini nel processo competitivo avviato dalla banca pubblica guidata da  Francesco Minotti. Banco Desio, quando acquisì la Popolare di Spoleto dieci anni fa,  poi decise per la fusione della partecipata. Si tratta di una differenza decisiva  considerando la presenza del socio di minoranza, la Fondazione Cassa Orvieto con il  suo 15% che non intende alienare la sua quota e guarda al ruolo della banca nel  territorio. Il terzo concorrente nella gara era CF  (l'ex Fonspa), la challenger  bank senza una rete fisica di sportelli. Le offerte economiche, a quanto si  apprende, erano molto vicine ma il progetto complessivo della Fucino è stato  ritenuto il migliore dal venditore.

Le offerte economiche valorizzano il patrimonio  netto di Cassa Orvieto (40 sportelli tra Umbria e Lazio) che è pari a circa 100  milioni. Banca Fucino, con 36 filiali in Italia, ha il cuore della sua rete nel  Lazio e in Abruzzo e, con Cassa Orvieto, si espande anche in Umbria, rendendo più  forte il suo radicamento nell'Italia Centrale. La rete di Banca del Fucino ha una  forte complementarietà con quella di Orvieto. L'operazione consentirà al gruppo  Banca del Fucino, quindi, di raddoppiare la sua rete fisica. L'operazione ha avuto  ovviamente anche il via libera di Invitalia, guidata da Bernardo Mattarella. La  società pubblica che controlla Mcc, è controllante indiretta anche di Cassa Orvieto  in quanto l'acquisizione della quota di controllo dell'istituto umbro dall'altra  controllata, la Popolare di Bari, è avvenuta con fondi propri del Mediocredito  Centrale.