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L'algoritmo va in Autostrada. La rete di Aspi pronta ad accogliere veicoli a guida autonoma

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Tommaso Manni
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La rete di Autostrade per l’Italia si prepara ad accogliere la guida autonoma. Innovazione e tecnologia sono capisaldi su cui si basa il piano del Gruppo per lo sviluppo e gestione della rete. Per raggiungere l’obiettivo sono stati effettuati numerosi test sull’infrastruttura sia a traffico aperto, sia in galleria. Dopo l’entrata in esercizio dei primi 50 km di Intelligent Roads in A1 tra Firenze Sud e Firenze Nord e sul nodo urbano di Bologna, Aspi ha portato avanti i progetti sull’auto autonoma con la sperimentazione di un sistema che consentirà ai veicoli di comunicare con l’infrastruttura stradale mantenendolo stesso livello automazione, anche in assenza del segnale satellitare. Prima concessionaria in Italia a consentire la circolazione di questa tipologia di veicoli, Aspi affianca in questo percorso il Politecnico di Milano, supportato dall’Osservatorio tecnico di Supporto per le Smart Road e peril Veicolo Connesso e a Guida Automatica del Ministero delle infrastrutture e trasporti.

Due i test condotti con successo: il primo in ambiente protetto e in un tratto autostradale attualmente chiuso, ovvero la Galleria «Le Croci», posizionata fra Calenzano e Barberino. Il secondo con prove su strada a traffico aperto, test partiti a luglio dello scorso anno in A26 dove l’auto a guida autonoma ha percorso 20 km. A fine ottobre la sperimentazione è proseguita per altri 30 km, sempre in A26, passando questa volta anche nella galleria Valsesia. I test sono utili per comprendere con quale precisione il veicolo si localizza nel suo percorso, rilevando a esempio, la segnaletica verticale e orizzontale e la copertura satellitare del Gnss. Questa sperimentazione consentirà a Movyon, centro di eccellenza perla ricerca e l’innovazione del gruppo Autostrade per l’Italia e leader nei servizi di Intelligent Transport Systems, di individuare le azioni e le tecnologie da poter introdurre lungo la rete autostradale, per aumentare la capacità delle auto di «leggere» la strada, viaggiando in totale sicurezza. In quest’ottica, il Gruppo, a esempio, sta dotando alcune tratte autostradali di una tecnologia capace di segnalare in anticipo al veicolo la presenza di «pericoli», quali cantieri o code, prima che entrino nel suo nel campo visivo.

Nel prossimo futuro lo sviluppo delle infrastrutture sarà fondamentale per rendere i mezzi a guida autonoma ancora più performanti ed efficienti. Questo consentirà di superare lo step in cui il veicolo raccoglie in autonomia le informazioni solo grazie ai suoi sensori e consentirà quindi al mezzo di elaborare più dati, anche in presenza di condizioni di scarsa visibilità o di ostacoli. Per questo motivo è sempre più importante sviluppare la rete, sia per consentire ai veicoli in transito di processare e analizzare quante più informazioni possibili, sia per rendere la guida autonoma sempre più sicura e confortevole. Il settore del trasporto su gomma sta attraversando una fase di trasformazione e innovazione caratterizzata da numerosi trend in evoluzione: l’elettrificazione dei veicoli, i nuovi servizi digitali di mobilità, la connettività e la guida autonoma. Obiettivo è rendere l’infrastruttura sempre più sicura e connessa. Autostrade per l’Italia prosegue così il suo percorso perla sperimentazione e lo sviluppo di soluzioni innovative a supporto deiveicoli a guida autonoma, con l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già installati lungo la rete, nell’ambito del più ampio «Programma Mercury», piano dedicato all’innovazione e che vede impegnate tutte le società del Gruppo.

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