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Bollette luce, slitta la fine del mercato tutelato: tutto rinviato a luglio 2024

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Una buona notizia per i consumatori italiani. L’Arera, «in base a quanto previsto dall’ultimo decreto energia 181/23, per assicurare uno svolgimento coerente del processo del ‘fine tutela’ per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità», comunica di avere fissato al 1° luglio 2024 (rispetto al previsto 1° aprile) la data di attivazione del Servizio a Tutele Graduali (Stg), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del ‘fine tutela’. L’Autorità aveva già approvato, il giorno successivo al decreto, lo slittamento al 10 gennaio dello svolgimento delle aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio.

 

 

«Ottima notizia, anche se si tratta solo di un rinvio tecnico, inevitabile considerato il ritardo con cui il Governo aveva varato il decreto-legge del 9 dicembre 2023, rinviando la data delle aste al 10 gennaio 2024» la reazione di Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. «Ora, però, serve una decisione politica del Governo, che rinvii la fine del mercato tutelato sia per la luce che per il gas, senza e senza ma. Il dato dell’Istat, secondo il quale chi dovesse passare oggi al mercato libero della luce pagherebbe in media il 56,7% rispetto al tutelato, 44,33 centesimi di euro per KW/h contro i 28,29 centesimi, è di una gravità inaudita. In pratica il Governo, pur di favorire la lobby delle compagnie energetiche e non scontentare i burocrati di Bruxelles, preferisce mettere una tassa sulle famiglie che, stando ai dati Istat relativi ai prezzi di novembre, equivale a 433 in più su base annua per una famiglia tipo. Una vergogna», il resto delle dure parole di Vignola.

 

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