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Bce, “finché è necessario”. Niente tregua sui tassi: Lagarde usa la strategia restrittiva

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Chi sperava che da parte della Bce ci sarebbe stato un passo indietro sulla strategia anti-inflazione è rimasto spiazzato. L’istituto di Francoforte, nel Bollettino economico di agosto, non ha annunciato alcuna modifica della politica dell’aumento dei tassi: “Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario, al fine di conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo”.

 

 

“In particolare, le decisioni sui tassi di interesse seguiteranno a essere basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”, continua la Bce, che snocciola il resto della strategia: “Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di fissare la remunerazione delle riserve obbligatorie allo 0 per cento. Questa decisione preserverà l’efficacia della politica monetaria, mantenendo l’attuale grado di controllo sull’intonazione di quest’ultima e assicurando la completa trasmissione delle decisioni sui tassi ai mercati monetari. Allo stesso tempo, la decisione migliorerà l’efficienza della politica monetaria, riducendo l’ammontare complessivo degli interessi da corrispondere sulle riserve, al fine - chiosano gli uomini guidato da Christine Lagarde - di dare attuazione all’orientamento adottato”.

 

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