Benzina e assicurazione auto alle stelle, stangata per le vacanze
Ogni estate ha le sue stangate. E quella del 2023 non poteva essere da meno. Per chi è proprietario di un’automobile e non si è ancora convertito al car sharing, le prossime settimane saranno particolarmente dolorose, perché due dei principali costi legati alle quattro ruote, sono aumentati o aumenteranno. Ovvero assicurazione Rc auto e carburante. Solo poche settimane fa il presidente dell’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ammetteva il surriscaldamento dei premi nel primo trimestre del 2023, anche e non solo sulla spinta dei tassi, per mano della Banca centrale europea. E ieri, dalla tradizionale newsletter dell’Ivass, è arrivata la conferma, l’Rc auto si fa sempre più salata. È, infatti, di 368 euro il prezzo medio della Rc auto, nel 1° trimestre 2023, in crescita del 4% su base annua. L’incremento è sì inferiore al tasso di inflazione (+7,6% su base annua), ma tanto basta a scoraggiare gli automobilisti o futuri tali. Il premio medio resta al di sotto dei valori osservati nel periodo pre-pandemico (406 euro nel 2019) e risulta inferiore del 26% rispetto al primo trimestre del 2014, ha chiarito l’Ivass, spiegando che l’incremento dei prezzi ha interessato tutte le province italiane, con diversa intensità: le variazioni più elevate si registrano a Roma (+8,0%), Massa Carrara (+6,0%) e Sassari (+5,9%). I consumatori, comunque, non ci stanno.
«Il forte aumento delle tariffe Rc auto registrato nel primo trimestre del 2023 è del tutto ingiustificato, soprattutto se rapportato all’andamento dell'incidentalità in Italia», ha attaccato il Codacons, commentando i dati forniti dall’Ivass. «Il costo delle polizze sale in media del 4% in Italia rispetto allo scorso anno, ma il numero di incidenti sulle nostre strade si è fortemente ridotto. Rispetto al 2019, ossia prima del Covid e dei limiti alla circolazione scattati nel 2020 e nel 2021, il numero di sinistri si è ridotto nel 2022 del -3,7%, mentre i feriti sono crollati addirittura del -7,4%. I costi per le compagnie di assicurazioni legati ai risarcimenti sono così diminuiti, mentre nel biennio 2020/2021 sono aumentati i loro ricavi grazie alle auto rimaste ferme per la pandemia». Non è finita. Perché agli atti c’è da mettere anche il secondo balzo consecutivo per le quotazioni dei prodotti raffinati, che sta portando a un nuovo giro di rialzi sui listini dei maggiori marchi. Poco mosse le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, con un lieve rialzo per le pompe bianche e la benzina in modalità «servito» che tocca quota 2 euro/litro. E con il Brent sopra gli 82 dollari per la prima volta da aprile. Per questo, stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, ieri mattina Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Tamoil invece, un rialzo di un centesi- D mo al litro sulla benzina.