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Mes, il presidente Confindustria Bonomi: "Va cambiato". E detta la soluzione sul Pnrr

"Il governo dovrebbe presentare con grande rapidità a Bruxelles la lista precisa di riallocazione dei progetti Pnrr che non siamo in grado di realizzare". Lo dice in un'intervista a Il Messaggero il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che annuncia anche la proposta degli industriali: "È quella di destinare buona parte delle risorse che rimarrebbero scoperte verso incentivi all'investimento per le imprese". I cosiddetti fondi residui.

Riguardo al Mes, se il problema, sostiene Bonomi, è che "non è più consono all'obiettivo che vogliamo perseguire, allora proponiamo all'Europa di trasformarlo in un fondo per la competitività". L'appello dunque a cambiarlo. Sul Meccanismo europeo di stabilità qualche ora prima aveva parlato anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che a Ecofin informale in corso, dopo la graticola proprio sul Mes per l'Italia accusata di temporeggiamenti dalle istituzioni comunitarie, ha tenuto a precisare che "è solo parte di discussione e che c'è anche unione bancaria".

  

Rispetto alla posizione di chi chiede che prima Roma faccia la ratifica e poi si proceda a trattare su altro, il ministro italiano ed esponente della Lega ha fatto notare che "il Mes è una parte, non la sola, rispetto alle diverse situazioni che sono ancora in discussione, ad esempio c'è il tema dell'Unione bancaria". Quindi "se si vuole mettere in sicurezza il sistema europeo bisogna considerare il Mes, ma non solo". In ogni caso, "sono negoziati e trattative, con posizioni consolidate nel tempo e che necessitano di essere in qualche modo smosse", ha tenuto a precisare Giorgetti. La riunione dell'Eurogruppo a Stoccolma con i ministri delle Finanze è stata anche l’occasione di confronto sulla riforma del Patto di Stabilità presentata dalla Commissione europea che introduce piani di riduzione del debito pluriennali.