futuro e innovazione

Talenti in campo a RomeCup: la sfida tra capitale umano e intelligenza artificiale

Mario Benedetto

L’interazione tra capitale umano e «macchina» rappresenta l’asse portante delle riflessioni sul nostro futuro, da quello più prossimo sino agli scenari più distanti. L’innovazione, infatti, parla sempre più il linguaggio dell’intelligenza artificiale, ricorrente nel dibattito quotidiano, ma necessita di seri approfondimenti sul suo utilizzo e sulle sue implicazioni, in ogni ambito della nostra vita.

In questo scenario diventa determinante il contributo offerto dalla RomeCup, manifestazione dedicata all’ecosistema dell’innovazione, che sin dal 2007 avvicina i giovani allo studio e alle carriere in ambito Steam, della robotica e dell’intelligenza artificiale stessa. L’evento è promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, che ne ospiterà i lavori in questo emblematico anno che vede ricorrere il suo trentesimo anniversario.

  

La 16ª edizione di RomeCup che si appresta a partire è dedicata al tema «Intelligenza artificiale e intelligenza umana. Le sfide cruciali per un mondo migliore. L’apertura è fissata per il 3 maggio alle ore 10 con i saluti del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. A seguire previsto un fitto programma con interventi di personalità di primo piano tra scienziati, studiosi, educatori, decisori pubblici e manager. Tutti chiamati a interrogarsi sulle sfide per lo sviluppo sostenibile tra intelligenza artificiale e umana, nonché sulle implicazioni etiche della loro interazione. Molti gli interrogativi cui il dibattito intende fare luce, a partire dalla relazione tra intelligenza artificiale a confronto con la versatilità dell’intelligenza umana, con l’obiettivo di comprendere se e come l’intelligenza artificiale potrà contribuire a salvare il pianeta o sostituire il lavoro umano. E ancora se, come sostiene Raymond Kurzweil, in questo secolo la parte «non biologica» della nostra intelligenza supererà di molto l’intelligenza umana. Quale sarebbe la nostra reazione? C’è poi l’affascinante questione del rapporto uomo-macchina a confronto con il disegno divino: un rapporto di continuità o antagonismo? Tante le domande, con un confronto qualificato finalizzato a fornire le migliori risposte possibili, in termini di applicazioni tecnologiche e implicazioni etiche. Le giornate di dibattito culmineranno nella chiusura del 5 maggio in Campidoglio, dove si terranno le fasi finali delle competizioni, con le premiazioni dei team vincitori e dei giovani ricercatori da parte del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Previsti numeri importanti: oltre 3 mila partecipanti, 120 team in gara per il Trofeo internazionale Città di Roma di Robotica e per le qualificazioni alla RoboCup Junior 2023, 10 team nei contest con le università per la prototipazione di robot e la creazione di interfacce software, 25 organizzazioni nello spazio espositivo con i prototipi innovativi progettati da scuole, aziende, startup, università e centri di ricerca. In programma anche 12 talk di orientamento universitario a cura dei vari atenei presenti, sui temi della robotica legata alla cybersecurity, scienze del mare e medicina, ingegneria e digital humanities. Tra i partecipanti anche speaker internazionali come Hermano Igo Krebs, uno dei padri nel campo della robotica riabilitativa del Mit, Massachusettes Institute of Technology). L’Università ospitante Campus Bio-Medico esporrà il robot TIAGo, in grado di interagire autonomamente nell’ambiente. L’IRCCS San Raffaele di Roma presenterà, tra le varie tecnologie anche Atlas, un’innovazione di particolare valore scientifico e «sociale» quale l’esoscheletro «overground» indossabile in età pediatrica. L’Università Politecnica delle Marche porterà «Guizzo», un pesce robotico programmabile dotato di una coda motorizzata. Tra le istituzioni dell’area espositiva anche gli atenei romani Sapienza, Università Telematica San Raffaele, Roma Tre, Tor Vergata e Rome Technopole.

Una delle principali novità è rappresentata dal premio «Advancing Technology for Humanity. Most promising researcher in Robotics and AI» che prevede un contributo di 5.000 euro, da assegnare, tra oltre 130 candidature, a un giovane ricercatore che svolge attività in centri, atenei, strutture pubbliche e private italiane sui temi della robotica e dell’intelligenza artificiale. Sono partner della RomeCup 2023, patrocinata da Regione Lazio e da Roma Capitale, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, la Commissione Europea, Lazio Innova, Google.org, Microsoft, Sap, Ucimu-Sistemi per produrre, Make Shape. Al seguente indirizzo web sono disponibili le informazioni aggiornate su programmi e iniziative: www.romecup.org.

La RomeCup intende confermarsi un originale modello di acceleratore verticale per lo sviluppo, che coinvolge scuole, atenei, centri di ricerca, startup, pmi e distretti produttivi. All’insegna di un motto sempre valido per gli studenti «L’importante non è vincere, ma imparare».