crisi dei mercati
Crac delle banche, Lorenzo Bini Smaghi: in Europa la Bce fornirà tutti i soldi necessari
Il banchiere ed economista Lorenzo Bini Smaghi tende a rassicurare sulla tenuta del sistema bancario e finanziario europeo. Nel caso di necessità, infatti, ci sarà l'intervento della Banca Centrale Europea che dovrà solo stare attenta a non creare conseguenze negative sull'inflazione. «L’Europa dispone degli strumenti necessari per affrontare una crisi bancaria che proviene dall’esterno e che, viste le regole vigenti nell’eurozona, da noi non avrebbe trovato il terreno per svilupparsi. La Banca Centrale Europea è pronta a fornire tutta la liquidità necessaria al sistema finanziario dell’eurozona ma dovrà trovare un punto di equilibrio tra la rassicurazione dei mercati e le misure di lotta all’inflazione, una battaglia che certamente non è terminata». Queste le valutazioni di Lorenzo Bini Smaghi — banchiere ed economista che da giugno del 2005 a fine dicembre 2011 stato membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea — di fronte alla nuova crisi bancaria innescata dal fallimento della statunitense Silicon Valley Bank.
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«Ogni difficoltà bancaria - spiega Bini Smaghi al Corriere della Sera - riguarda in genere lo specifico modello di business, inadatto a far fronte a cambiamenti repentini sui mercati. Nel caso Svb vi era una concentrazione dei depositi di larga dimensione, una scarsa diversificazione dell’attivo, uno squilibrio di scadenze tra attivo e passivo e una governance approssimativa nel migliore dei casi. Sorprende che il regolatore americano non sia stato più attento». Per Bini Smaghi «È paradossale che l’Europa sia colpita in questo modo da crisi che nascono da banche poste al di fuori dalla sua area di supervisione. Il sistema europeo è stato molto rafforzato dal 2014 con la creazione del sistema di vigilanza unico e non comporta quelle specifiche vulnerabilità presenti negli Stati Uniti. Il sistema europeo non è tuttavia stato completato. Manca in particolare un sistema di assicurazione dei depositi integrato e un mercato dei capitali unico. Questo è un fattore di fragilità per l’Europa».