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Fisco, incassi boom dalla caccia agli evasori: lo Stato riprende 20 miliardi dai furbi
La lotta ai furbi del fisco porta gettito nelle casse dello Stato. Ammonta a 20,2 miliardi la somma che l’erario italiano ha ripreso dalle tasche dei contribuenti per effetto dell’attività dell’Agenzia delle Entrate: è il dato più alto mai contabilizzato. Un risultato al quale si aggiungono le «minori uscite» contabilizzate a carico del bilancio dello Stato grazie alle analisi di rischio e alle attività anti-frode, che hanno consentito di bloccare 9,5 miliardi di euro tra crediti, bonus e rimborsi non spettanti (6,3 miliardi generati da bonus edilizi e 2,1 miliardi intercettati all’atto della cessione). Si tratta di somme individuate in sinergia con la Guardia di Finanza.
Sempre nel 2022 è cresciuto inoltre il gettito spontaneo: i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate versati dai contribuenti sono stati pari a quasi 510 miliardi (+11% rispetto al 2021), mentre i rimborsi erogati nel 2022 a famiglie e imprese hanno sfiorato i 20 miliardi. Sono alcuni dei dati presentati ieri dal direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione, Ernesto Maria Ruffini. All’evento hanno preso parte il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il vice ministro, Maurizio Leo.
Dei 20,2 miliardi complessivamente riportati nelle casse dello Stato lo scorso anno, 19 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo: 10,9 miliardi da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo, 3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi da cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Gli incassi da misure straordinarie (pace fiscale e «rottamazioni»), invece, ammontano a 1,2 miliardi.
La complessiva attività di Agenzia delle Entrate Riscossione, svolta anche per altri enti, ha consentito di recuperare 10,8 miliardi: 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi tramite la rottamazione-ter e il saldo e stralcio. Sempre con riferimento al recupero conseguito da Agenzia delle Entrate i 3,2 miliardi di incassi da compliance (ovvero quelli riferiti ad anomalie riscontrate nelle dichiarazioni) sono stati del 52% più alti del 2019, quando le somme relative agli «alert» del Fisco si fermarono a quota 2,1 miliardi. Da gennaio a dicembre 2022 sono state più di 2,5 milioni le comunicazioni inviate, superando in maniera significativa gli obiettivi stabiliti dal Pnrr, sia con riguardo al numero di comunicazioni inviate che agli incassi, pari al 20% in più dell’obiettivo prefissato.