Nomine Mef, esce Rivera e arriva Barbieri Hermitte
Nella partita tra Palazzo Chigi e Ministero dell’Economia vince il primo sulla nomina del direttore generale del Tesoro. Alessandro Rivera, che il premier Meloni aveva criticato per la gestione del dossier Mps, lascia il suo posto a Riccardo Barbieri Hermitte. Barbieri è capo economista e direttore della ricerca e analisi economica e finanziaria al dipartimento del Tesoro, Ministero dell’Economia e Finanze, dall’agosto 2015, quando era ministro Pier Carlo Padoan.
Barbieri è inoltre membro del cda delle Ferrovie dello Stato (dal 2021) e della Fondazione Cassa Depositi e Prestiti (dal 2020), nonché osservatore governativo presso il Consiglio Superiore della Banca d’Italia (dal 2018). In precedenza, Barbieri ha svolto attività accademica e di ricerca all’Università Bocconi e alla New York University e ha quindi lavorato nei mercati finanziari dal 1990 al 2015 come economista, market strategist e direttore della ricerca presso J.P. Morgan (1990-1995), Morgan Stanley (1995-2006), Bank of America (2007-2009), Algebris (2010) e Mizuho International (2011-2015).
Nato a Roma, Barbieri è cresciuto a Milano ed ha poi vissuto per cinque anni a New York e per venti a Londra prima del rientro a Roma per lavorare al Tesoro. Tra le altre nomine approvate dal consiglio dei ministri anche il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero Ilaria Antonini, dirigente di prima fascia dei ruoli della Presidenza del consiglio dei ministri e il suo collocamento in posizione di comando presso lo stesso Ministero. Rinnovo dell’incarico di Ragioniere generale dello Stato a Biagio Mazzotta, dirigente di prima fascia del Ministero dell’economia e finanze. Su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy è stato conferito l’incarico di Segretario generale del Ministero delle imprese e del made in Italy a Benedetto Mineo. Mentre alla presidenza del Consiglio di Stato arriva Luigi Maruotti.