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Gas, impennata per le bollette di dicembre: i motivi della stangata
Nuovo aumento per le spese delle famiglie italiane in questo inizio d’anno. Arriva infatti un incremento per le bollette del gas di oltre il 23% sui consumi di dicembre; mentre quelle della luce sono scese del 19% per il primo trimestre del 2023. L’Arera - l’Autorità di regolazione per energia, acqua, rifiuti - comunica infatti l’aggiornamento delle tariffe; aggiornamento che riguarda i consumi delle famiglie ancora in tutela, le quali dovranno fare i conti con una spesa di circa 1.800 all’anno e in crescita del 64%. Sul fronte del gas Snam fa il punto sugli stoccaggi a fine dicembre 2022, arrivati a toccare la quota dell’84% (9,3 miliardi di metri cubi), in aumento del 38% rispetto a quelli del 31 dicembre 2021 (che erano al 68%, a 6,7 miliardi di metri cubi, a cui però bisogna aggiungere anche lo stoccaggio strategico).
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Per Snam si è trattato di un «effetto delle azioni» messe in campo, come «lo stoccaggio di ultima istanza, il controflusso invernale, le aste infraday», e anche a quanto si è riuscito a ’mettere da parte' alla fine del 2022: «Il consumo di gas nel quarto trimestre 2022 è risultato pari a circa 16,9 miliardi di metri cubi, con un risparmio di 5,6 miliardi di metri cubi» (nel quarto trimestre del 2021 il consumo era stato di 22,5 miliardi di metri cubi). E - osserva ancora Snam - «la stagione invernale potrebbe chiudersi a fine marzo 2023 con almeno 3 miliardi di metri cubi di gas residui in stoccaggio».
Per le bollette del gas insomma bisogna registrare ancora un aumento. Secondo l’Arera del 23,3% per i consumi di dicembre 2022, rispetto a novembre. Il valore della materia prima è a 116,6 euro al Megawattora (MWh). «Pesano - spiega l’Arera - le quotazioni elevate nelle prime settimane di dicembre, con punte di 135 euro al MWh, prima delle riduzioni della fine del mese». In termini di effetti finali, la spesa del gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio-dicembre 2022) è di circa 1.866 euro, a +64,8% rispetto al 2021. L’Arera ricorda che questo aumento avviene nonostante «i risparmi legati al nuovo metodo di aggiornamento delle bollette»; si è passati dall’applicazione di un metodo trimestrale ex-ante a uno mensile ex-post. Tanto che con il vecchio metodo di calcolo - ha rilevato l’Arera - durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe avuto un valore di oltre 240 euro al MWh. Infine viene ricordato che - come previsto dalla legge di Bilancio - per il primo trimestre 2023 gli oneri generali di sistema sono a ’zero' anche per il gas, che è confermata anche la componente negativa UG2 per i consumi di gas fino a 5mila standard metri cubi all’anno, oltre alla riduzione dell’Iva sul gas al 5%.
Un'ulteriore spiegazione sugli aumenti di dicembre è stata data dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, che ha commentato a Sky Tg24 l’aggiornamento delle bollette: «È un dato retrospettivo. Stiamo guardando indietro quello che è successo nel mese di dicembre. Nella prima metà del mese di dicembre i prezzi erano relativamente alti, con prezzi intorno ai 130-135 euro a mwh mentre nella seconda metà di dicembre, complice il clima e una percezione diversa della capacità dell’Europa di lavorare su questo settore e l’effetto degli stoccaggi più pieni del previsto hanno portato ad un crollo significativo, oggi siamo a 80 euro al mwh».