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Sergio Santoro: “Sì ai vetri panoramici anti spreco”

Leonardo Ventura
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Sergio Santoro, ex presidente aggiunto del Consiglio di Stato e candidato al Senato per Noi Moderati nel collegio P01 Lazio, ha portato avanti negli ultimi tempi una vera e propria campagna sul risparmio energetico, alla luce dei rincari che stanno mettendo in ginocchio aziende e famiglie.

Uno dei suoi cavalli di battaglia, in particolare, è quella delle vetrate panoramiche. In che modo potrebbero farci risparmiare in bolletta?
«Tra tutte le fonti energetiche che si possono utilizzare immediatamente, oltre al geotermico, al fotovoltaico e al Bipv, ci sono anche le vetrate panoramiche a risparmio energetico che possono proteggere verande e balconi senza creare nuova volumetria. Sono prodotti innovativi utilizzati da anni e con successo nei paesi scandinavi, in totale edilizia libera. Sistemi intelligenti che creano un cuscinetto termico, e perciò riducono drasticamente le dispersioni domestiche. Installare queste vetrate a scomparsa, ad esempio, farebbe risparmiare parecchio alle famiglie italiane, senza contare di tutti gli altri benefici economici-sociali-ambientali che ne derivano, tra cui la limitazione di immissioni di Co2».

Nel decreto Aiuti bis le vetrate panoramiche sono entrate nella cosiddetta edilizia libera, si possono installare con meno vincoli e burocrazia. È soddisfatto del risultato?
«Un traguardo sicuramente importante e rincorso da tempo. Ora, dopo il voto della Camera, attendiamo l’ok definitivo del Senato per arrivare finalmente all’installazione libera. È stata una battaglia che Assvepa (Associazione italiana vetrate Panoramiche che rappresenta migliaia di aziende italiane) portava avanti da anni con perseveranza. Un risultato ottenuto anche grazie al contributo di politici sensibili alle esigenze della collettività».

Ma come mai lei si era fatto portatore di questa istanza?
«Personalmente mi sono sempre battuto a favore di questi sistemi quando ero al Consiglio di Stato. Le "vepa" permetteranno alle famiglie italiane di risparmiare sui costi del gas per il riscaldamento, e mai come ora ve ne è un forte bisogno. Saranno, altresì, in grado di dare un po’ di ossigeno a interi comparti produttivi italiani: i nostri serramentisti, i nostri costruttori edili, le nostre vetrerie nonché le piccole, medie e grandi imprese, già duramente colpite dall’attuale drammatica emergenza sociale, economica e ambientale».

Un altro suo cavallo di battaglia politico è frenare l’applicazione della direttiva Bolkestein? In questi giorni è tornato a galla il tema balneari...
«Guardi, se non fossimo in uno "stato di guerra", si potrebbero trovare delle soluzioni. Ma oggi, più che mai, è assolutamente prioritario salvare decine di migliaia di posti di lavoro e quindi i balneari italiani, i loro dipendenti e le loro famiglie che, da generazioni e con enormi sacrifici, e spesso maltrattati dallo Stato, sono il fiore all’occhiello del nostro turismo estivo. Che permette all’erario di intascare milioni di tasse. Perciò vanno assolutamente tutelati».

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