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Economia, la Bce pensa al maxi rialzo dei tassi per combattere l'inflazione

Andrea Giacobino
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Riunione importante quella di oggi della Banca Centrale Europea guidata da Christine Lagarde, chiamata a far fronte, come da sua missione specifica, alla crescente inflazione con un rialzo dei tassi d'interesse. Ma proprio ieri, e in vista dell'incontro di domani e dopo a Praga dei ministri finanziari dell'area euro, fonti dell'eurogruppo hanno affermato che «non si può escludere che il rallentamento dell'economia possa sfociare in una recessione, l'Eurozona è più esposta al rischio di un peggioramento degli attuali trend principalmente a causa dell'andamento dei mercati dell'energia». Ecco perché in seno all'Eurotower oggi si confronteranno i banchieri centrali per decidere di quale entità dev'essere il rialzo del costo del denaro visto una recessione sembra inevitabile perché un maxi rialzo potrebbe avere conseguenze nefaste su un'economia già sotto stress.

 

 

La scelta si pone fra un secondo aumento del costo del denaro di 50 punti base (dopo quello del luglio scorso, il primo dopo 11 anni, che di fatto ha portato i tassi a zero) o uno ancora più solido di 75 punti base per cercare di arrestare la corsa dei prezzi che nell'Eurozona ha ulteriormente accelerato portando a un incremento record del 9,1% in agosto su base annua. Incremento, che insieme agli ultimi sviluppi sulla sospensione delle forniture di gas russo tramite Nord Stream e alle conseguenti ulteriori pressioni sui prezzi, rende necessario continuare ad agire rapidamente e con decisione per ridurre l'inflazione e domare la attese di inflazione come affermato da Isabel Schnabel, membro del comitato direttivo Bce, nel suo discorso a Jackson Hole.

 

 

A favore di un rialzo di 50 punti sembrano andare le parole del capoeconomista Bce Philip Lane secondo cui un ritmo costante nel colmare il divario tra il tasso ufficiale prevalente e il tasso finale appropriato consentirebbe ai mercati di assorbire costi di finanziamento più alti e lascerebbe maggiore spazio per puntare a un punto di arrivo più basso qualora le prospettive di inflazione dovessero mutare. La linea di una maggiore cautela è stata espressa dai membri del comitato Fabio Panetta e Philip Lane e dai governatori di Francia, Finlandia e Portogallo. Secondo gli analisti di Goldman Sachs l'Eurotower dovrebbe annunciare un aumento dei tassi di 75 punti base perché il «quadro dell'inflazione è peggiorato» dal meeting di luglio, mentre saranno tagliate «nettamente» le previsioni di crescita, alla luce del rallentamento dello slancio e della crisi energetica in corso. Sulla stessa previsione si allineano gli analisti di Generali Investments e Pgim Fixed Income, anche se questi ultimi annotano che «non è chiaro se una mossa così incisiva sia giustificata».

 

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