Gas, l'economista Steve Hanke sbotta: "Le sanzioni non funzionano". E pubblica i dati: pioggia di miliardi su Putin
Le sanzioni non hanno mai funzionato e tanto meno non funzionano oggi con la Russia di Vladimir Putin mentre la crisi del gas travolge l'Europa con i prezzi alle stelle e le forniture a singhiozzo da Mosca all'Europa. A sostenere che le penalità economiche alla Russia per la guerra in Ucraina sono tutt'altro che efficaci non è Matteo Salvini ma Steve Hanke, economista della prestigiosa Johns Hopkins University di Baltimora.
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"Le sanzioni sono per i perdenti. Non funzionano", esordisce l'economista americano su Twitter per poi snocciolare i numeri dell'autolesionismo europeo. "Fino a luglio, Mosca ha totalizzato 97 miliardi di dollari dalle vendite di petrolio e gas, guadagnando 5,4 miliardi di dollari in più al mese rispetto alla media mensile dell'anno scorso. Le sanzioni NON HANNO MAI e NON FUNZIONERANNO MAI", conclude con caratteri maiuscoli per enfatizzare una posizione che da queste parti molti fanno fatica a digerire.
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Intanto da Mosca fanno sapere che i "problemi" con le forniture di gas all’Europa tramite Nord Stream "persisteranno fino a quando non saranno revocate alla Russia le sanzioni che impediscono la manutenzione dei gasdotti". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lo ha detto commentando la decisione russa di chiudere i flussi: "I problemi di pompaggio del gas sono nati a causa delle sanzioni introdotte dai Paesi occidentali contro il nostro paese e diverse aziende", ha dichiarato all’agenzia Interfax. "Non ci sono altri motivi che potrebbero aver causato questo problema di pompaggio", ha aggiunto il portavoce di Putin.
Sanctions are for losers. They don’t work. Through July, Moscow has totaled $97B from oil and gas sales, earning $5.4B more per month than last year's monthly average. Sanctions HAVE NEVER and WILL NEVER WORK. https://t.co/4rhiD78WJ2
— Steve Hanke (@steve_hanke) September 3, 2022