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Pensioni, anticipata a ottobre la rivalutazione del 2%. Quali assegni riceveranno l’aumento

L’anticipo a ottobre della rivalutazione delle pensioni del 2% sarà riconosciuto agli assegni fino a 2.692 euro. È quanto si legge in una bozza aggiornata del decreto aiuti. L’incremento è riconosciuto, fino al raggiungimento del tetto massimo, «qualora il trattamento pensionistico complessivo sia superiore al predetto importo e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento». Sul capitolo vengono stanziati 965 miliardi. 

 

  

 

L’anticipo della rivalutazione delle pensioni a ottobre del 2% previsto dal decreto aiuti comporterà un aumento da 10 a 51 euro al mese degli assegni, circa 10 euro lordi al mese ogni 500 euro percepiti. Una pensione media di 952 euro mensili vedrebbe in un solo mese 19,04 euro in più, 57,12 in tre mesi. Chi percepisce l’assegno minimo di 524 euro avrà 10,49 euro in più in un mese, 31,46 in tre; chi ha due volte la minima, cioè 1.049 euro, avrà 20,97 e 62,92 in più; chi ha tre volte la minima cioè 1.573 euro di assegno 31,46 e 94,38 euro in più; chi ha 4 volte in più cioè 2.097 avrà 41,95 e 125,84 in più. Chi infine percepisce cinque volte in più l’assegno minimo, cioè 2.622 euro, avrà 51,39 e 154,16 euro in più.

 

 

Con la rivalutazione pari al 2% una pensione media di 952 euro mensili avrebbe un aumento pari a 19 euro lordi al mese pari a 57 euro complessivi nel trimestre da ottobre a dicembre. Per una pensione minima, 524 euro, l’incremento sarebbe di 10,49 euro lordi, 31,46 euro nei tre mesi. Una pensione di 2.622 euro registrerebbe una rivalutazione di 51,39 euro lordi, per 154,16 euro nei tre mesi. È questa l’entità dell’incremento degli assegni previdenziali con il decreto Aiuti bis, calcolata da uno studio della Uil.