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La Bce alza i tassi d’interesse dello 0,5%, ma è già in programma un altro aumento. Lagarde: “Forti incertezze”
La Bce ha rialzato i tassi di interesse oltre le attese, confermando che le preoccupazioni per l’inflazione superano per ora i timori di rischi di recessione. I tassi sono aumentati di 50 punti base, e portati quindi allo zero per cento, mentre gli analisti aspettavano lo 0,25%. Non solo, ma il board dell’Eurotower ha promesso ulteriori aumenti dei tassi, forse già nella prossima riunione dell’8 settembre. Nel comunicato stampa si spiega infatti che con un’inflazione che si sta già avvicinando al territorio a due cifre, davanti al rischio che possa consolidarsi al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato, bisogna in sintesi correre ai ripari considerato anche il fatto che un’eventuale penuria di forniture di gas nel prossimo inverno potrebbe spingere i prezzi ancora più in rialzo.
L’euro, che all’inizio del mese è sceso ai minimi da due decenni rispetto al dollaro toccando la parità, ha registrato un aumento di circa mezzo punto percentuale mentre l’annuncio di un nuovo scudo anti-spread - ossia un nuovo programma di acquisto di obbligazioni, denominato Transmission Protection Instrument (strumento di protezione della trasmissione), volto a contenere l’aumento dei costi di prestito e a limitare la frammentazione finanziaria - ha fatto rialzare i tassi dei rendimenti dei titoli dell’Eurozona. In Italia il rendimento del decennale sfiora il 3,7%. Il rialzo di 50 punti base - i prestiti e i finanziamenti a tasso variabile, quindi i mutui, saranno più costosi - lascia comunque la Bce ancora in ritardo rispetto ai suoi omologhi, in particolare la Fed che ha aumentato i tassi di 75 punti base il mese scorso e probabilmente si muoverà con una mossa analoga la prossima settimana. Ma l’area dell’euro è più esposta alla guerra in Ucraina e la minaccia di interrompere le forniture di gas dalla Russia potrebbe farla precipitare in recessione, lasciando ai responsabili politici il dilemma di bilanciare le considerazioni sulla crescita e sull’inflazione.
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A parlare è stata la Presidente della Bce Christine Lagarde nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio Direttivo: “Nell’Eurozona l’attività economica rallenta mentre «l’aggressione ingiustificata della Russia pesa sulla crescita. Ci sono forti incertezze sulle prospettive anche se le riaperture post-Covid sostengono la spesa mentre i consumi sono sospinti dai risparmi delle famiglie durante la pandemia e da un mercato del lavoro più forte. Il prolungamento della guerra comporta un significativo rischio al ribasso. Ci attendiamo che l’inflazione rimarrà a livelli indesiderabilmente alti per qualche tempo a causa delle continue pressioni dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Tuttavia, i prezzi dell’energia dovrebbero stabilizzarsi, mentre le strozzature dovrebbero allentarsi”.