Guerra in Ucraina, anche Stellantis va via dalla Russia
Tutte le esportazioni Stellantis di auto in Russia e le importazioni dalla Russia sono sospese. Lo annuncia il gruppo in una nota. «Fin dall’inizio - si afferma - Stellantis ha sostenuto i suoi dipendenti in Ucraina e si è adoperata per sostenere i rifugiati ucraini con 1 milione di euro in aiuti umanitari attraverso una Ong polacca locale. La nostra prima priorità è la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti e abbiamo adottato misure, attraverso una task force dedicata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Abbiamo 71 colleghi ucraini in Ucraina, ci prendiamo cura di loro e delle loro famiglie, siamo in contatto quotidiano con loro. Facciamo lo stesso per i colleghi ucraini che lavorano all’estero. Stiamo dando ai nostri colleghi in Ucraina tutto il supporto che possiamo: oltre agli stipendi è stato pagato un supplemento eccezionale, aiutandoli a trasferirsi fuori dal Paese. Li aiutiamo anche nella logistica all’interno dell’Ucraina e oltre i confini».
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Stellantis, continua la nota, «segue scrupolosamente le normative internazionali per garantire che l’azienda sia sempre conforme, abbiamo una task force per assicurarci di tradurre in decisioni aziendali tutte le sanzioni e i controlli sulle esportazioni che vengono decisi di giorno in giorno. Il nostro Ceo ha rilasciato chiare dichiarazioni pubbliche contro qualsiasi forma di violenza. Abbiamo dipendenti in Russia e riteniamo che non dovremmo mischiare "regime" e persone. In Stellantis condanniamo la violenza e l’aggressione e, in questo momento di dolore senza precedenti, la nostra priorità è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e famiglie ucraine e speriamo che la pace torni presto per costruire un nuovo futuro».