La scelta verde di Terna: sostenibile il 95% degli investimenti
Il gruppo guidato dall'ad Stefano Donnarumma ha sviluppato la strategia di crescita sui dieci principi del Global Compact dell'Onu
La sostenibilità è elemento centrale di business di Terna ed è uno dei pilastri su cui il gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha costruito il percorso di crescita, sempre coerente con i dieci principi del Global Compact delle Nazioni Unite, cui la società che gestisce la rete elettrica nazionale aderisce. L'elettrificazione, accompagnata dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, è madre della transizione ecologica ed è per definizione sostenibile: nei criteri della tassonomia europea, infatti, gli investimenti di Terna sono considerati al 95% sostenibili.
La centralità della sostenibilità nel business di Terna si concretizza nel Piano di Sviluppo 2021, che prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, e nel Piano Industriale 2021-2025 «Driving Energy» da circa 9 miliardi di investimenti. Il piano decennale garantirà benefici per cittadini e ambiente in termini di riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera e di reti dismesse.
Secondo le stime di Terna, infatti, gli interventi programmati nell'arco del Piano di Sviluppo permetteranno di ridurre le emissioni in atmosfera di Co2 per 5,6 milioni di tonnellate annue (quasi il doppio rispetto al Piano precedente) e consentiranno di demolire 4.600 km di infrastrutture obsolete (circa 800 km in più rispetto al Piano precedente).
Gli impieghi del più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa sono finalizzati all'integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili e all'incremento della sicurezza e della resilienza del sistema elettrico, con l'obiettivo di risolvere le congestioni di rete e di potenziare le dorsali indispensabili al trasporto dell'energia dai luoghi di produzione a quelli di consumo.
Sostenibile è anche l'approccio di Terna per la realizzazione delle infrastrutture elettriche nei territori: dai sostegni a ridotto impatto sull'ambiente, ai cavi interrati e marini, fino alle stazioni elettriche di ultima generazione.
Gli interventi non solo soddisfano le necessità del sistema elettrico, ma contribuiscono a dare valore agli stessi territori. Anche nell'attuale scenario di crisi pandemica, Terna ha rinnovato il proprio impegno verso i 10 Principi del Global Compact e i Sustainable Development Goals dell'Onu per contribuire fattivamente allo sviluppo sostenibile, rafforzando il suo ruolo centrale quale regista e abilitatore del sistema energetico italiano, principale realtà in grado di accompagnare il Paese verso il raggiungimento degli obiettivi europei di «emissioni nette zero» entro il 2050.
Terna è stata recentemente riconosciuta leader nella lotta al cambiamento climatico da Cdp (ex Carbon disclosure project), organizzazione globale no-profit specializzata nella rendicontazione ambientale e nella valutazione delle performance e delle strategie sul clima adottate dalle società.
Tra i punti di forza delle politiche Esg che Cdp riconosce a Terna come regista della transizione energetica in Italia, ci sono l'organizzazione e la gestione aziendale sul tema del cambiamento climatico, le iniziative messe in campo per la riduzione delle emissioni e l'impegno per il raggiungimento di target ambiziosi, ribadito dall'adozione del Science Based Target, attraverso cui Terna si è impegnata a tagliare di circa il 30% le proprie emissioni inquinanti.
In occasione della COP26, inoltre, Terna ha lanciato Terna4Green: piattaforma digitale, prima e unica nel suo genere, che consente di monitorare i progressi nel percorso di decarbonizzazione dell'Italia, coerentemente con i target delineati dal Pniec e con gli obiettivi internazionali in tema di sviluppo sostenibile.
I riconoscimenti di eccellenza attribuiti alle performance di Terna da parte delle più accreditate agenzie di rating Esg attestano, anche agli investitori, la solidità del modello di business del Gruppo rispetto alla gestione delle sfide, degli impatti e dei rischi, come conferma la presenza dell'azienda nei principali indici Esg e nelle più importanti classifiche, quali Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, Ftse4Good, Euronext Vigeo Eiris, Ecpi, Mib 40 Esg, Msci, Glio/Gresb Esg Index e Stoxx Global Esg Leaders.