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Il dollaro vola sull'euro con l'inflazione: mai così alto da 15 mesi

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Il dollaro balza ai massimi da 15 mesi sull’euro, spinto dal dato sull’inflazione Usa a ottobre, superiore alle attese. Il biglietto verde arriva a valere 0,8708 euro per dollaro, il livello più alto da luglio 2020, ovvero più di 15 mesi. La valuta unica ha così rotto la soglia simbolica di 1,15 dollari per un euro, per scendere a 1,1482 dollari.

«La rinnovata forza dell’euro non è durata», ha commentato Joe Manimbo di Western Union. Il mercato ora si aspetta «che la Bce sia in ritardo rispetto agli altri istituti centrali nella normalizzazione della sua politica monetaria».

 

Il forte calo della moneta europea è arrivato dopo l’annuncio che i prezzi sono aumentati del 6,2% su base annua a ottobre negli Stati Uniti, rispetto all’atteso 5,9%, il ritmo più veloce dal novembre 1990. Su base mensile, l’inflazione non accelerava in questo modo da giugno.

«Ciò che sta spingendo il dollaro oggi è il fatto che gli operatori si chiedono se la Fed non accelererà il processo di tapering o addirittura aumenterà i tassi chiave all’inizio dell’anno prossimo se continueremo a vedere cifre così elevate sull’inflazione», ha affermato Matthew Weller, capo della ricerca per il sito Forex.com.

Nella sua ultima riunione la scorsa settimana, il comitato di politica monetaria della Fed ha dato il via alla riduzione degli acquisti di asset con l’obiettivo di un ritiro completo a giugno. L’istituto centrale ha lasciato intendere che un rialzo dei tassi non potrebbe aver luogo prima della fine del programma di riacquisto di attività. Ma dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione di oggi, circa un terzo degli operatori prevede un aumento già a maggio. La probabilità di un doppio rialzo entro la fine del 2022 ora raggiunge quasi l’80%, secondo molti analisti.

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