Cresce il risparmio degli italiani. Migliorano economia e senso di fiducia della popolazione
Il contesto in cui ci muoviamo quest’anno è diverso da quello di 12 mesi fa sotto diversi punti di vista. Il senso di pericolo e minaccia derivante dal Covid si è notevolmente ridotto, per quanto ancora presente, inducendo più della metà degli italiani (54%) a pensare che il peggio sia alle spalle e che l’emergenza sanitaria abbia una fine sempre più prossima. Questo induce a focalizzare sempre più l’attenzione su dinamiche, progetti, preoccupazioni di matrice economica, ampliando le proprie prospettive verso un orizzonte a medio termine. E in questo contesto resta sempre molto alta la propensione al risparmio degli italiani. A scattare la fotografia nella annuale giornata del risparmio è l’Acri nella tradizionale indagine realizzata insieme a Ipsos. L’effetto «rimbalzo», sottolinea la ricerca, successivo al periodo più critico dell’emergenza sanitaria ed economica, «è particolarmente evidente dall’andamento della fiducia per il clima economico». Si conferma inoltre l’evidenza colta lo scorso anno, sottolinea l’Acri: «Vi è un’ampia quota di italiani in grado di resistere alle difficoltà (38%), con una situazione economica in miglioramento (13%), accanto a una quota non trascurabile, e in crescita, che ha esaurito o si rende conto di essere prossima ad esaurire le risorse a propria disposizione, sottolineando gravi mancanze».
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Gli italiani si confermano comunque popolo di risparmiatori. Scrive l’Acri. «Rimane sempre molto alta la percentuale di italiani che sono riusciti ad accumulare risparmi negli ultimi 12 mesi e che lo hanno fatto con tranquillità (45%) guardando soprattutto al futuro. Al contempo, però, è tornato a risalire, rispetto al 2020, il numero di famiglie che ha fatto ricorso a risorse proprie o a prestiti (19% contro il 16% nel 2020), descrivendo quindi, una situazione meno rosea che ha portato ad associare il risparmio a un senso di sacrificio». Commenta il presidente di Acri Francesco Profumo. «C’è una polarizzazione della società in Italia, acuita dalla pandemia di Covid». Cresce però anche il senso di fiducia spiega Profumo. «Il Paese ha grande sensibilità nei confronti del presidente del Consiglio Mario Draghi e questo crea nei nostri concittadini un senso di fiducia. Ritengono che il presidente sia una persona molto affidabile, che rappresenta molto l’istituzione europea».
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