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Green pass, boom di test e certificati di malattia: chi rischia, i dati del Ministero

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Qualche coda per fare il tampone, ma nessuna particolare criticità per le farmacie, nel giorno in cui è scattato l'obbligo del green pass nei luoghi di lavoro. In alcune farmacie sono state registrate delle code, dovute all'incremento della richiesta di essere sottoposti al test per la ricerca del virus, ma, fanno sapere da Federfarma, nulla di particolarmente preoccupante. I numeri indicano un aumento disomogeneo della richiesta dei tamponi su tutto il territorio nazionale che, però, non desta preoccupazione. Federfarma, in base a una prima analisi ha segnalato che sono stati effettuati, nella giornata di 325mila tamponi in tutto il paese: di questi, come spiegano da Federfarma a LaPresse, le farmacie ne hanno fatti circa i due terzi. Secondo i dati del Ministero della Salute, i test processati nelle ultime 24 ore, superano il mezzo milione (sono, per la precisione 506.043). Di questi, informa Federfarma, i 2/3 sono stati processati dalle farmacie per un totale di 337.362 tamponi effettuati. Un incremento atteso che ha portato a poco più di 30 tamponi processati per ognuna delle 10mila farmacie aderenti a Federfarma.

Per premere l'acceleratore e ampliare la platea di vaccinati contro il covid, l'associazione di categoria ha invitato i propri federati a "proporre ai cittadini che chiedono un tampone antigenico rapido di sottoporsi alla vaccinazione, prenotandone contestualmente la somministrazione", un tentativo per incentivare l'adesione alla campagna contro il covid-19, Federfarma ha anche invitato le farmacie a "offrire l'esecuzione gratuita del tampone a coloro che accettano di prenotare la somministrazione del vaccino".

"Aderendo a questa iniziativa - sottolinea il presidente di Federfarma Marco Cossolo - le farmacie confermano, ancora una volta, il proprio ruolo di primo presidio sanitario di prossimità sul territorio costantemente impegnato in favore della tutela della salute della collettività".

Federfarma tranquillizza sulla capacità delle farmacie di rispondere a una eventuale ulteriore crescita della domanda perché alle 10mila farmacie che già oggi hanno fatto i test, se ne aggiungeranno altre fino a coprire l'intera fascia delle 19mila aderenti all'associazione. Nemmeno l'approvvigionamento rappresenta un problema. Nelle farmacie, infatti, il test per la ricerca del covid-19 è su prenotazione. Sulla base di questo, le farmacie si sono già organizzate per avere a disposizione un maggior numero di tamponi.

Non vi sono percentuali certe sull'incremento delle richieste di tamponi nelle farmacie, nel primo giorno di green pass obbligatorio sul lavoro. Eppure sono numerose le proteste di chi si lamenta di file interminabili per procurarsi il risultato di un test Covid in farmacia. "Vai in farmacia a prenotare un tampone e non prendono appuntamenti per tutto ottobre", scrive un utente romano su Twitter. "Oggi in farmacia 10 persone in fila" di cui "9 per tampone 1 per acquisto farmaci", scrive una ragazza da Torino. Fino all'eccesso: "Oggi ero in farmacia per fare tampone arriva telefonata di un tipo vaccinato con sintomi febbre e mal di testa. Il tipo chiede al farmacista di voler prenotare urgentemente un tampone. Risposta del farmacista: ho posto a gennaio 2022"

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