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Quali cartelle rientrano nel condono: il Fisco annulla le multe

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Filippo Caleri
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Addio vecchi debiti col fisco, quelli fino a 5mi1a euro, e relativi a ruoli affidati alla riscossione dal primo gennaio al 31 dicembre 2010. Il 31 ottobre saranno cancellati automaticamente dall'erario senza alcuna necessità di fare domanda. Per tutto quello che esula dal periodo c'è ancora una speranza arriva ieri dalla viceministra dell'Economia, Laura Castelli che sulla misura ormai operativa ha detto: «È un primo passo, nella direzione auspicata dal Parlamento, che ci sta portando a ripulire gradualmente il magazzino fiscale dai crediti inesigibili e che dovrà, quanto prima, essere seguito anche da una rottamazione quater e da un nuovo saldo e stralcio».

Intanto le regole dello stralcio dei debiti fino a 5mi1a euro previsto dal «decreto Sostegni» sono state pubblicate ieri. Con la circolare n. 11/E, firmata dal direttore dell'Agenzia delle Entrate ed emanata d'intesa con Agenzia entrate-Riscossione, vengono forniti chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche. Nel dettaglio, il limite di 5 mila euro (inclusi capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) va calcolato in relazione agli importi dei singoli carichi. Possono accedere allo Stralcio le persone fisiche (modello 730 e Redditi 2020) che hanno percepito nell'anno d'imposta 2019 un reddito imponibile fino a 30mi1a euro e gli enti (Società di capitali, Società di persone ed Enti non commerciali) che hanno conseguito, nel periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mi1a euro.

Il rispetto del tetto va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura. Se il contribuente ha più carichi iscritti a ruolo, conta l'importo di ciascuno: se i singoli carichi non superano i 5mi1a euro, possono quindi beneficiare tutti dell'annullamento. Lo Stralcio si applica anche ai debiti rientranti nella «Rottamazione-ter» (D1 n. 119/2018), nel «Saldo e stralcio» (legge di Bilancio 2019) e nella «Riapertura dei termini» (prevista dal D1 n. 34/2019).

Sul sito internet dell'Agenzia delle entrate-Riscossione è possibile verificare se i debiti ammessi alle predette definizioni agevolate possono essere oggetto di annullamento. I debiti che possono essere oggetto di Stralcio devono riferirsi alle persone fisiche e ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, rispettivamente nell'anno d'imposta 2019 e nel periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30mi1a euro. Per le persone fisiche si prendono in considerazione le Certificazioni Uniche 2020 e le dichiarazioni 730 e Redditi PF 2020 presenti nella banca dati dell'Agenzia delle Entrate alla data del 14 luglio 2021.

Per i soggetti diversi dalle persone fisiche si fa invece riferimento ai modelli dichiarativi Redditi Società di capitali, Società di persone, Enti non commerciali, nel cui frontespizio è indicato un periodo d'imposta che ricomprende la data del 31 dicembre 2019. L'Agenzia delle Entrate effettua le verifiche sul possesso dei requisiti da parte dei contribuenti interessati, segnalando i codici fiscali che restano fuori per il superamento del requisito reddituale, ed entro il 30 settembre darà il via libera all'annullamento. L'agente della riscossione provvederà in automatico allo Stralcio; il contribuente potrà verificare che i debiti siano stati annullati consultando la propria situazione debitoria con le modalità rese disponibili dall'agente della riscossione. I debiti oggetto di Stralcio si intendono tutti automaticamente annullati in data 31 ottobre 2021. 

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