occhio alle truffe
Boom del trading online ma attenzione: la rovina finanziaria è dietro l’angolo
Internet è il mezzo di informazione in assoluto più utilizzato al mondo. Per ogni dubbio la prima fonte che si interpella è il web. E se da un lato questo rappresenta una grande opportunità, in termini di accesso alle informazioni, dall’altra ha fatto in modo che si diffondesse l’idea un po’ strampalata che basti seguire uno dei mille guru, youtuber, influencer che spopolano sui social per conoscere un determinato argomento e diventarne degli esperti. Finché si tratta di temi che non presuppongono grandi competenze o capacità, o non riguardano aspetti importanti della nostra vita, può anche andar bene. Tuttavia, quando si parla di soldi, risparmi e investimenti finanziari, il discorso cambia radicalmente; anche perché le truffe e i raggiri perpetrati proprio sfruttando la rete sono all’ordine del giorno. Internet è infatti un mare magnum dove impazzano sedicenti guru del trading che illudono i loro seguaci su quanto sia facile fare soldi sui mercati finanziari.
“Quando qualcuno, a vario titolo, vuole darvi dei consigli sui vostri soldi e sui vostri investimenti, è bene capire chi si ha di fronte e quali sono i motivi, gli incentivi, che lo spingono a dire quello che dice e a fare quello che fa” - spiega Luca Lixi consulente finanziario indipendente, co-fondatore di AEGIS SCF e CEO di Lixi Invest, azienda che si occupa di educazione e cultura finanziaria - “È dunque bene verificare le sue competenze, l’esperienza, la sua reputazione, ma anche se è un consulente certificato, se è un consulente indipendente o se rappresenta delle banche e società di intermediazione finanziaria.”
A ciò si aggiunge che il trading online ha avuto un’importante impennata negli ultimi mesi. Secondo l’ultimo Bollettino statistico della Consob, nel 2020 si è registrato un aumento delle attività relative alla prestazione di servizi di investimento (ricezione e trasmissione di ordini +26,4%, negoziazione in conto proprio +21,7%, esecuzione ordini +6,8%). Il meccanismo sembra facile e alla portata di tutti: acquistare e vendere titoli e altri strumenti finanziari attraverso il web e guadagnare sulla differenza fra prezzo di acquisto e vendita. “La prima cosa da ricordare è che una piattaforma di trading, come anche tutti gli strumenti finanziari che vengono trattati al suo interno, sono esattamente questo: piattaforme e strumenti. Come i social network, la loro utilità, inutilità o addirittura nocività dipendono dall'utilizzo che ne viene fatto”, prosegue Lixi. “Se queste piattaforme vengono utilizzate come un casinò online, ci sarà sempre un banco che vincerà e che incasserà i vostri soldi. Possono invece essere d’aiuto, se vengono utilizzate come un sostegno funzionale al raggiungimento dei propri obiettivi. La parola chiave è consapevolezza; consapevolezza che si raggiunge solamente attraverso un percorso di alfabetizzazione finanziaria”.
Tuttavia, con il mercato finanziario ai massimi storici, molte persone sono giunte alla conclusione che tutto sia possibile, che tutti possano investire e tutti, in un modo o in un altro, possano guadagnare. “Intere generazioni di baldanzosi influencer non hanno mai visto un vero mercato ribassista, che dura mesi e mesi, come quello che ha caratterizzato la crisi finanziaria del 2008. Anzi, molti fanno passare l’errato messaggio che "Stocks only go up", ossia che le azioni possano solamente salire”, prosegue Luca Lixi. “Questo clima di euforia generale ha fatto in modo che tante persone senza la minima esperienza, ma solo fiutando il business, si siano messe a fare gli esperti finanziari, con l’obiettivo finale di catturare l'attenzione del proprio pubblico e venderla ai loro sponsor”. La loro comunicazione è molto semplice: investire è facile; non ti serve diventare un esperto di finanza; chiunque può diventare ricco in Borsa; puoi abbandonare il lavoro e diventare un trader; puoi avere una seconda entrata con il trading. “Ma non è assolutamente così!”, ribadisce con fermezza Lixi. “Il punto è che quando si parla di finanza, quando si parla di soldi, quando si parla di investimenti, l’esperienza conta. E per smascherare chiunque voglia consigliarvi degli investimenti senza averne le competenze, dovete verificare da quanto tempo è nel settore. Da un anno? Tre anni? Cinque anni? Ecco, tenete presente che chi è sul campo da meno di 10 anni non ha mai visto un mercato ribassista. Una cosa è leggerne il resoconto su qualche libro o ascoltarlo da qualche racconto, una cosa è viverlo in prima persona, e con i propri soldi (e quelli dei propri clienti) sul mercato. E questa è una discriminante fondamentale per capire se colui che si sta ponendo come una persona esperta lo è davvero”.
I soldi facili non esistono, dunque. Un concetto basilare ma che in molti sottovalutano. “Diffidate sempre da chi ostenta ricchezza e uno stile di vita sfarzoso, con la finalità di affascinare e ostentare un successo fittizio con gli investimenti. E ricordate che solo una reale cultura finanziaria può aiutare a capire chi si ha di fronte e a essere meno vulnerabili da coloro che forniscono consigli finanziari viziati”, conclude il consulente indipendente. Più facile a dirsi che a farsi. Perché secondo la ricerca della Banca d’Italia “L’alfabetizzazione finanziaria degli italiani 2020”, a livello mondiale ci posizioniamo nei bassifondi della graduatoria. Ed è proprio con l’obiettivo di incrementare la cultura finanziaria dei risparmiatori che Lixi ha fondato Wikilix-Finanza Personale, la community di riferimento per quanto riguarda l’alfabetizzazione finanziaria che vanta quasi 23.000 membri.