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Ecco perché Alitalia ce la farà. Giorgetti batte i pugni sul tavolo dell'Ue

Filippo Caleri
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Forza Alitalia. È il grido che sale dal governo Draghi che pare abbia finalmente messo la testa anche sulla vicenda della chiusura della vecchia compagnia e sul decollo della sostituta, la Ita. Che sarà la nuova compagnia di fatto. Ma non di nome. Già, il primo punto certo è che la querelle tra la Commissaria Ue, Margarethe Vestager che è incaricata del dossier a Bruxelles, e il governo italiano, sulla necessità di buttare nel cestino il logo Alitalia per dare forza al concetto di discontinuità chiesto dall'Europa, si è chiusa con un punto a favore dell'Italia. Il ministro dell'economia, Daniele Franco, lo ha detto a chiare lettere. E cioè che l'esecutivo italiano è indisponibile a cedere alle irragionevoli richieste della commissione. Una presa d'atto che lascia ben sperare i lavoratori ancora appesi allo scioglimento dei nodi in sede Ue per comprendere il  loro destino.

 

Il tempo a disposizione è poco. I soldi ci sono ma non saranno sufficienti a garantire la sopravvivenza a lungo senza il decollo effettivo prima dell'avvio pieno della stagione estiva. Il decreto sostegni bis approvato dal consiglio dei ministri ieri ha stabilito di concedere "nelle more delle valutazioni della Commissione europea sul piano industriale, per l’anno 2021, ad Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. in amministrazione straordinaria un finanziamento a titolo oneroso non superiore a 100 milioni di euro e della durata massima di sei mesi, da utilizzare per la continuità operativa e gestionale". Ora però il governo ha deciso di andare in pressing perché finiti i 100 milioni alla fine dell'estate si rischia di stare definitivamente a terra. Così il prossimo incontro in sede Ue sarà  decisivo.

 

La data è il prossimo 26 maggio.  La vicepresidente dell’esecutivo di Bruxelles, Vestager, si incontrerà con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Che stavolta forte della discesa in campo di Franco è pronto a sbattere i pugni sul tavolo e far tornare Alitalia a solcare i cieli del mondo. 

 

 

 

 

  

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