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I "sostegni" non si vedono. Famiglie e imprese in attesa del nuovo decreto aiuti

Gaetano Mineo
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Viaggia con quasi tre mesi di ritardo il D1 Sostegni, ex D1 Ristori 5 del Conte 2. Infatti, era il 18 dicembre scorso quando l'«Avvocato del popolo» aveva dichiarato che a gen naio sarebbe arrivato un nuovo decreto di aiuti. Ma siamo a metà marzo e del provvedimento ci sono soltanto delle bozze. Per la prima volta, in merito, il premier Mario Draghi ha detto la sua: «Il decreto che comprende tutte le altre misure di sostegno all'economia è previsto per la settimana prossima».

Tuttavia, stando a indiscrezioni, potrebbe passare un altro mese affinché arrivano i primi euro alle imprese e alle famiglie. Tra l'altro, Draghi ha rivendicato la scelta di deliberare attraverso un decreto legge, che «vedrà il Parlamento pienamente coinvolto nella discussione». E siccome i 32 miliardi già autorizzati per il D1 Sostegno «sono interamente impegnati», il premier ha annunciato l'intenzione «di pro porre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio». Le cifre più accreditate finora segnano, complessivamente, oltre 45 miliardi. Le misure previste nel decreto legge in questione «sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente» ha sottolineato Draghi. Tra i provvedimenti più significativi, ha detto il premier, «c'è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i nuovi poveri, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas».

Ha promesso ad autonomi e partite Iva «contributi in forma più semplice e immediata e senza criteri settoriali». L'ultima bozza del provvedimento consta di 26 articoli con cui, tra l'altro, verrà rifinanziata la Cig Covid fino a giugno per tutti, e fino ad ottobre per le piccole imprese che non hanno la tutela della Cig ordinaria. Verranno, inoltre, ristorate le perdite che hanno subito le aziende e le Partite Iva, superando la logica dei codici Ateco e aumentando il tetto di fatturato da 5 a 10 milioni di euro. Per il ristoro si terrà conto del calo di fatturato su base annua e non bimestrale, come trapelato in alcune bozze. Saranno previsti nuovi congedi parentali e probabilmente sarà prorogato il bonus baby sitter per i genitori costretti a rimanere a casa insieme ai figli in didattica a distanza.

«Dal Consiglio dei ministri ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie - è arrivato il via libera immediato alle risorse per finanziare i congedi parentali. I presidenti di Regione avevano chiesto al governo contestualità tra nuove restrizioni e aiuti alle famiglie. Il Cdm ha dato loro una risposta precisa e immediata». Nel decreto potrebbe trovare spazio anche una nuova deroga al D1 Dignità per facilitare i contratti a termine. Il D1 Sostegno dovrebbe destinare un miliardo al rifinanziamento del Reddito di cittadinanza e dovrebbe prorogare il Reddito di emergenza. C'è anche il capitolo fisco. In primis, dovrebbe essere prorogata al 30 aprile 2021 la riscossione delle cartelle esattoriale. In questi giorni, infatti, l'Agenzia delle Entrate aveva ripreso, dopo un anno di stop, a inviare le tanto temute buste verdi ai contribuenti morosi. Il governo Draghi, invece, sembra intenzionato a stoppare di altri due mesi la riscossione delle cartelle, almeno fino alla fine dello stato di emergenza fissata per il momento proprio al 30 aprile, come detto. Il decreto dovrebbe contenere anche una rottamazione quater delle cartelle esattoriali fino al 2019 e un nuovo saldo e stralcio per debiti fino a 5mi1a-10 mila euro. Infine, previsto un ristoro di mille euro per tre mensilità per i lavoratori stagionali e per il comparto turistico.

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