il caso
Raccomandate mai consegnate, Poste italiane nei guai. Arriva la supermulta dell'Antitrust
Cinque milioni di euro di multa a Poste Italiane per la mancata consegna delle raccomandate. E' la decisione clamorosa dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha scelto di multare la partecipata con il massimo consentito dalla legge, "per aver adottato una pratica commerciale scorretta in violazione del Codice del Consumo, consistente nella promozione, risultata ingannevole, di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate e del servizio di Ritiro Digitale delle raccomandate".
L'Autorità "ha accertato che il tentativo di recapito delle raccomandate non viene sempre esperito con la tempistica e la certezza enfatizzate nei messaggi pubblicitari, venendo, peraltro, frequentemente effettuato con modalità diverse da quelle prescritte dalla legge. Infatti, Poste Italiane talvolta utilizza per comodità il deposito dell'avviso di giacenza della raccomandata nella cassetta postale anche quando sarebbe stato possibile consegnarla nelle mani del destinatario".
"Al riguardo, numerosissimi risultano essere i reclami dei consumatori che hanno segnalato il mancato tentativo di consegna delle raccomandate, anche quando avevano la certezza di essere stati presenti nella propria abitazione (si pensi ad esempio alle persone costrette a casa in quanto portatrici di handicap o per l'emergenza sanitaria durante il lockdown)".
Un caso del quale si era in effetti parlato nei mesi di "chiusura", quando era stato segnalato che diversi postini - probabilmente per paura del contagio - preferivano non consegnare le raccomandate a mano.