crisi
Chili tv, ottavo bilancio negativo. I major azionisti si astengono
Ottavo bilancio consecutivo in perdita per Chili, piattaforma di tv on demand su internet presieduta da Giorgio Tacchia e lanciata da Stefano Parisi, dove iniziano a emergere divergenze fra i soci: qualche giorno fa l’assemblea degli azionisti ha infatti deciso di riportare a nuovo la perdita di oltre 19,5 milioni di euro registrata nel 2019, quasi identica al precedente esercizio e che si somma al rosso pregresso di 52,5 milioni circa.
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La delibera è stata votata da soci portatori del 97,9% del capitale mentre si sono astenuti i rappresentanti di major importanti come Sony, Culver e Twentieth Century Fox che hanno lo 0,9% del capitale. Nella relazione sulla gestione Tacchia consola gli azionisti sottolineando che “nell’esercizio la società ha proseguito lo sviluppo dell’attività di fornitura di contenuti video on demand”: in particolare il numero di utenti registrati è cresciuto anno su anno di oltre un milione raggiungendo i 3,3 milioni con 50mila titoli nella library. La società, con ricavi saliti anno su anno da 30,3 a 42,7 milioni, vede come primi soci la lussemburghese Capsicum, la Torino 1895 della famiglia Lavazza, i fondi Negentropy e Antares Private Equity, Ferruccio Ferrara, Investinchili e la Brace srl di cui Parisi è amministratore unico.