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Così il ministro Gualtieri accusa le banche: non arrivano soldi, colpa loro
N0n arrivano soldi dalle banche alle imprese che li chiedono? Semplice. Dipende dalle banche e non da norme difficili da applicare, ricche di contraddizioni e confusione. La difesa del dl liquidità è affidata al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, in audizione alle Commissioni congiunte di Camera e Senato sul dl Rilancio. "Apprezzo i miglioramenti apportati dal Parlamento al decreto liquidità, le erogazioni stanno aumentando, segno che la misura sta entrando a regime» e tuttavia «permangono differenze di applicazione delle stesse norme da parte di alcuni istituti che testimoniano come non siano le norme in sé a precludere in qualche modo una tempestiva ed efficiente erogazione dei prestiti garantiti dallo Stato». Insomma secondo il responsabile del dicastero dell'Economia, a rallentare la cassa alle aziende stremate dalla crisi per il prolungato lockdown sono gli istituti di credito. In realtà sarebbe stata la non chiara interpretazione delle disposizione, soprattutto sulla responsabilità della mancata istruttoria per velocizzare le pratiche oltre ai doppi passaggi tra filiale e Fondo di Garanzia ad aver di fatto rallentato la velocità di erogazione dei fondi. Classico balletto di responsabilità. La colpa è sempre di qualcun altro.