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I Btp Italia partono col botto. Buono del tesoro poliennale, cosa c'è da sapere
Prima giornata per il nuovo Btp Italia con boom di ordini da parte dei piccoli risparmiatori italiani alla ricerca di rendimenti allettanti. La sedicesima emissione del Btp Italia si caratterizza per alcune importanti novità a partire dal fatto che per la prima volta presenta una destinazione specifica, ossia il finanziamento degli interventi relativi all’emergenza Covid-19. Nel primo giorno sono stati raccolti ordini per oltre 4 miliardi di euro (per l’esattezza 4,02), cifra molto elevata se si considera che nell’ultima emissione dello scorso ottobre nei tre giorni per i retail furono raccolti meno di tre miliardi complessivi (2,987 miliardi). Il nuovo Btp Italia avrà un tasso cedolare minimo garantito dell’1,4%, con il tasso definitivo che sarà stabilito all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 21 maggio. L’emissione presenta come novità importante la scadenza a 5 anni (26 maggio 2025) e per coloro che sottoscriveranno il titolo in questa fase e lo deterranno fino a scadenza, quindi per l’intera durata dei 5 anni, è previsto un premio fedeltà doppio rispetto alle precedenti emissioni, pari all’8 x mille del capitale investito. Ciò in ragione della speciale destinazione di questa sedicesima emissione del Btp Italia che sarà interamente destinata a finanziare i recenti provvedimenti del governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Per approfondire leggi anche: L'asta dei Btp Italia parte a razzo. Salvini: "È la prova che il Mes non serve" Il giorno prima dell’emissione, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva detto che con il Btp Italia «da un lato i risparmiatori italiani si proteggono dall’inflazione vedendo aumentata la remunerazione dei loro investimenti, dall’altro la complessiva struttura del debito italiano beneficia di un aumento dell’inflazione» quindi «maggiore crescita e un po’ di inflazione farebbero bene ai conti pubblici e ai sottoscrittori del Btp Italia». L’effetto della prima giornata euforica sui mercati azionari ha contribuito a un corposo calo dello spread Btp-Bund a 222 punti base, ossia 20 punti base in meno rispetto ai livelli di venerdì. Il tasso del Btp decennale è sceso a 1,75%. Il buon andamento dell’asta dei Btp arriva proprio nel giorno in cui Goldman Sachs emette una pesante previsione sull’economia italiana, ovvero un calo del Pil per il 2020 che potrebbe raggiungere il 14%. È il peggior scenario previsto fino ad oggi. Il fatto che l’asta sia andata bene nel primo giorno viene letto anche politicamente, con Matteo Salvini che scrive sui social:«Vedete che avevamo ragione? Altro che Mes o altre fregature, che nemmeno Grecia e Spagna useranno, diamo fiducia agli Italiani e non ce ne pentiremo!». Il leader della Lega da tempo indica la strada dei buoni del tesoro come una buona soluzione per finanziare la crisi. E, allo stesso modo, ritiene controproducente l’attivazione del Mes, il fondo salva-Stati, che a suo dire non garantirebbe veramente l’assenza di «condizionalità». La partita del Mes è ancora aperta. Il Pd spinge per farne uso. Mentre il premier Giuseppe Conte ancora resta indeciso. Questo è un tema molto divisivo, tanto che anche il centrodestra non ha una visione condivisa. Se Giorgia Meloni è d’accordo con Salvini, da Forza Italia invece si spinge per attivare la linea di credito. Per Antonio Tajani «la Ue si è mossa in ritardo, ma la Bce ha fatto bene, con 1.100 miliardi di quantitative easing, così come sono un bene i soldi per la cig del Sure e i soldi della banca europea degli investimenti per le infrastrutture». Per quanto riguarda il Mes, «sono 36-37 miliardi, tasso di interesse zero, tempo di restituzione dieci anni, non utilizzarli per capriccio politico non ha senso. Dobbiamo assolutamente utilizzarli, specie per le regioni del Sud per le strutture sanitarie se ci fosse una nuova ondata a novembre o dicembre del virus».