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Coronavirus, rischio disoccupazione in Italia al 17%

I rischi vanno condivisi tra Nord e Sud Europa

Filippo Caleri
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L'effetto del Coronavirus sull'economia non è ancora quantificato ma l'unica certezza è che la crisi scatenata dal Covid-19 e dal lockdown farà bruciare milioni di posti di lavoro in tutta Europa. A fornire una stima è la banca d'affari Goldman Sachs. Secondo i suoi analisti il tasso di disoccupazione nell'eurozona potrebbe salire all'11% entro la metà dell'anno con balzi particolarmente vistosi in Spagna, al 23%, e in Italia, dove la percentuale dei senza lavoro potrebbe arrivare al 17%. Secondo la banca la Germania dovrebbe reagire molto meglio alla crisi con un aumento della disoccupazione appena al di sopra del 5% mentre  in Francia la disoccupazione dovrebbe salire attorno al 10%. Un fossato aperto dunque anche nelle conseguenze della crisi. Così Goldman Sachs apre a una soluzione, invisa agli stati del Nord europa, che consenta di correggere le differenze delle economie che si aggravano nei momenti estrema debolezza. "La divisione nord-sud - si legge nel rapporto di Goldman - evidenzia l'importanza di un meccanismo di condivisione del rischio a livello europeo che permetta ai paesi del sud dell'Europa di fornire uno stimolo fiscale sufficiente durante la crisi del coronavirus". Insomma i più ricchi ed efficienti dell'Ue mettano risorse a disposizione dei paesi più deboli per sostenere la diminuzione di prodotto e di ricchezza. Gli egoismi andrebbero messi da parte per salvare tutti, anche i più ricchi.

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