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Cassa integrazione in deroga, metà delle Regioni ancora ferme. Liquidazioni a rischio

Silvia Sfregola
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Sono 10 le regioni italiane che non consentono ancora di presentare le domande di Cassa Integrazione in Deroga a causa di intoppi burocratici o trattative con le parti sociali che vanno per le lunghe. Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Trento, Umbria, Valle d'Aosta non hanno ancora ufficializzato la data da cui sarà possibile inoltrare le istanze; mentre in Basilicata e Sardegna sarà possibile farlo dall'8 aprile; in Calabria e In Emilia-Romagna dal 6 aprile, ma in quest'ultima regione l'invio delle richieste per le 4 settimane precedenti si è concluso solo nei giorni scorsi. "Tutto questo comporta clamorosi ritardi - denuncia il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti del Lavoro -  che spostano in avanti la data di liquidazione ai lavoratori delle somme maturate per la Cig in Deroga, a cui sono ammesse tutte le aziende escluse dai trattamenti ordinari di integrazione salariale, per un totale di circa 2,6 milioni di lavoratori beneficiari". Uno scenario a dir poco critico e grigio, con modalità diverse da regione e regione, che rendono difficili e tutt'altro che rapidi i tempi di erogazione degli importi: infatti, solo al termine dell'invio delle domande e dell'iter procedurale regionale viene comunicato l'esito all'Inps, che potrà provvedere al pagamento. È evidente, quindi, il grande dispendio di energie fisiche e nervose per i consulenti del lavoro, impegnati a combattere contro il tempo, i disservizi informatici e le procedure burocratiche per assicurare ai lavoratori dipendenti delle aziende assistite il giusto sostegno. Ma l'esasperazione sociale, in costante crescita, sta creando anche tensioni diffuse, sfociate in tentativi di aggressione a consulenti del lavoro, erroneamente percepiti o ritenuti dai lavoratori quali responsabili della mancata percezione delle somme maturate a titolo di ammortizzatori sociali. “Comprendiamo l'evidente disagio e disperazione dei lavoratori interessati, ma non possiamo essere noi a pagare oltremodo disservizi e lungaggini di procedure non idonee alla gestione di un evento così straordinario - dichiara il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone - L'integrità fisica e la sicurezza dei Consulenti del Lavoro non può essere messa in discussione. Basta già il massimo sforzo possibile che stiamo producendo per completare tempestivamente quanto di nostra competenza e lo facciamo tra difficoltà immani. Per questo motivo, - aggiunge - ho scritto al Ministro dell'Interno, prefetto Luciana Lamorgese, per segnalare gli episodi di intolleranza e violenza e chiedere di rassicurarci del fatto che in nessun modo verrà tollerato alcun comportamento di violenza o minaccia nei confronti di chi è chiamato a svolgere la propria professione in questi difficili momenti”. LEGGI LA LETTERA AL MINISTRO Delle difficoltà delle procedure per richiedere la Cig in deroga e dei disagi riscontrati dalla categoria se ne discuterà il 6 aprile nel corso della diretta di “Diciottominuti – uno sguardo sull'attualità”, in onda sul sito www.consulentidellavoro.it e sulla pagina Facebook Consulenti del Lavoro.

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