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Scherzetto dell'Inps sul bonus da 600 euro: chi primo arriva prenderà i soldi

Inps

L'Istituto: "Conterà l'ordine cronologico delle domande". Ecco chi può fare richiesta

Dario Martini
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Da domani, primo aprile, sarà possibile inoltrare online le domande per ottenere l'indennità di 600 euro prevista dal decreto Cura Italia per i professionisti e i lavoratori autonomi. È una nota Inps a ricordare la scadenza ribadendo che l'indennità non concorre alla formazione del reddito e che "non si tratta di un click day". Ma l'ordine di presentazione della domanda conta. Perché come spiega la stessa Inps nelle istruzioni online "l'Inps riconosce l'indennità in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande". Una beffa per chi credeva che sarebbe andato tutto liscio. Anche se le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla Home page. L'Inps fornisce le istruzioni sui requisiti richiesti per ottenere l'indennità e sulla modalità di richiesta con la circolare n. 49/2020, pubblicata oggi sul sito. Ad accedere al beneficio sono: liberi professionisti titolari di partita iva attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l'Enasarco). E ancora. Possono accedere a bonus: i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020;i lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta. A poter inoltrare la domanda infine, anche i lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell'anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50.000 euro.

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