Lavoratori, famiglie e imprese: l'Inps spiega come fare
Sul sito dell'Istituto tutte le istruzioni per cassa integrazione e assegni
L'Inps ha pubblicato sul suo sito le circolari operative per l'attuazione di alcune misure governative a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese previste dal decreto Cura Italia. Si tratta delle circolari 44/2020, 45/2020 e 47/2020, con le quali l'Inps fornisce agli utenti il quadro dei requisiti necessari e delle modalità di accesso alle misure di sostegno contenute nel decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020 (decreto Cura Italia). In una nota l'Inps chiarisce che la circolare 47/2020 prevede l'accesso semplificato per le aziende al trattamento ordinario di Cassa integrazione guadagni, all'assegno ordinario e alla cassa integrazione in deroga, con causale «Covid 19 nazionale». Per la Cigo e l'assegno ordinario - si specifica - non sarà necessario dimostrare la non imputabilità e la temporaneità dell'evento né comunicare la data di ripresa della normale attività. Per la concessione della Cigo e l'ammissione all'assegno ordinario non sarà richiesta alcuna relazione tecnica e, per l'assegno ordinario, non sarà necessario compilare la scheda causale. La Cigo e l'assegno ordinario potranno avere durata massima di 9 settimane per periodi che vanno dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. I lavoratori per i quali si chiede la prestazione devono essere già dipendenti dell'azienda alla data del 23 febbraio 2020. È possibile il pagamento secondo le usuali modalità: in caso di pagamento diretto della prestazione, non è richiesta alcuna motivazione specifica. Con riferimento ai datori di lavoro del settore privato che non possono accedere agli strumenti ordinari di cassa integrazione, è previsto che le Regioni e le Province autonome possano riconoscere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per il periodo di sospensione del rapporto di lavoro e per la durata massima di nove settimane. Per le aziende pluri localizzate che non possono accedere agli strumenti ordinari di Cassa integrazione e che hanno unità produttive ubicate in cinque o più Regioni, la domanda di cassa integrazione in deroga deve essere autorizzata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La circolare 45/2020, poi, fornisce le istruzioni operative per la richiesta all'Inps del congedo Covid-19, di quindici giorni riconosciuto ai genitori per il periodo di chiusura delle scuole, da parte dei lavoratori dipendenti privati, gli iscritti alla gestione separata e i lavoratori autonomi. I lavoratori dipendenti del settore pubblico, invece, potranno fruire del congedo presentando domanda direttamente alla propria Amministrazione di appartenenza. Per coloro che assistono un familiare disabile e per i lavoratori affetti da disabilità, la circolare n. 45/2020 disciplina anche le modalità di incremento delle giornate di permesso retribuito previste dalla legge 104/1992. Infatti, il decreto aggiunge, alle 3 già normalmente riconosciute dalla legge, ulteriori 12 giornate di permesso retribuito, usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020. In alternativa alla richiesta di congedo Covid19, secondo quanto previsto dal decreto Cura Italia, la circolare 44/2020 contiene indicazioni per il riconoscimento ai genitori del bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting. Il bonus può essere richiesto dai lavoratori del settore privato, dagli iscritti alla Gestione separata e dai lavoratori autonomi e può arrivare fino a 600 euro. Lo stesso beneficio è previsto anche per i lavoratori pubblici impegnati nel settore sanitario pubblico e privato accreditato (medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia medica, operatori socio-sanitari) e per il personale addetto alla sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per esigenze connesse all'emergenza epidemiologica, nella misura massima di mille euro. Il bonus potrà essere erogato tramite il Libretto famiglia. La domanda per ottenere il bonus potrà essere presentata avvalendosi di una delle seguenti tre modalità, seguendo le indicazioni come spiegato sul Sito Inps, oppure tramite il contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06.164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante) o infine tramite i patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.