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Sciopero dei benzinai da domani, il Garante chiede la revoca

Davide Di Santo
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I distributori di carburante dichiarano lo sciopero progressivo ma il Garante invoca lo stop. I benzinai hanno annunciato oggi la chiusura dei distributori a partire da domani, mercoledì 25 marzo, in modo progressivo a partire dagli impianti lungo le autostrade. Alla base della mobilitazione dei sindacati la mancanza di tutela da parte del governo nell'emergenza del Coronavirus. Il Garante degli scioperi chiede lo stop della protesta. "La Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, dopo aver appreso oggi, a mezzo stampa, di una chiusura degli impianti di distribuzione carburante a decorrere da domani, 25 marzo 2020, proclamata dalle Segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio, invita le stesse Organizzazioni sindacali a revocare immediatamente l'astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione. Resta fermo che la Commissione accerterà, in seguito all'eventuale apertura del procedimento di valutazione, ogni altra violazione che dovesse emergere".  Intanto i ministri dei Trasporti, Paola De Micheli, e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, sono a lavoro per ricucire lo strappo e promuovere intese tra i concessionari e i benzinai.  Ma i benzinai sono sul piede di guerra. Gli addetti al rifornimento, che hanno subito una riduzione pesantissima delle entrate ma che difficilmente possono abbassare la saracinesca, invitano a chiedere le ragioni della loro proposta "a Governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte". I concessionari autostradali, su richiesta dei dicasteri, si dicono disponibili ad applicare misure provvisorie di sostegno come la sospensione del corrispettivo contrattuale da parte dei gestori di carburante e la gestione della pulizia dei piazzali. Dal canto loro, i gestori potranno concordare con i concessionari autostradali periodi di apertura alternata, in funzione della dinamica del traffico. I dicasteri, comunque, sottolineano che dovranno essere, in ogni caso assicurati, i rifornimenti in modalità self-service. Il tutto, ovviamente, per garantire la mobilità delle merci e dei servizi essenziali del trasporto. Il premier Giuseppe Conte, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa, si augura che non ci siano scioperi perché "in questo momento non ce lo possiamo permettere". Più in generale, Conte ribadisce che "la porta di Chigi e dei vari ministeri è sempre aperta" ai rappresentanti dei lavoratori, come è avvenuto quando è stato adottato il provvedimento di chiusura sulle attività produttive, su cui peraltro il confronto continua: non tutti i lavoratori sono soddisfatti della lista per le attività essenziali. Intanto i cittadini che in questi giorni di emergenza nazionale devono spostarsi in auto per lavoro o per necessità impellenti restano in attesa di sapere come andrà a finire. 

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