L'Ue rimpiange Mario Draghi? Economia ai tempi di guerra col coronavirus
Oggi i ministri dell'Economia e della Finanza dell'Ue a 27 (fresca di Brexit) hanno di fronte un'emergenza che rischia di essere altrettanto grave per l'economia dell'eurozona: il coronavirus
Per presentare le prossime manovre dell'Unione europea in risposta all'emergenza coronavirus, l'Ecofin sceglie parole precise: "Whatever it takes". Sono quelle pronunciate dall'ex presidente della Bce, Mario Draghi, e recentemente citate - ma a sproposito - dal suo successore Christine Lagarde. Allora Draghi salvò l'euro dalla crisi del debito sovrano, oggi i ministri dell'Economia e della Finanza dell'Ue a 27 (fresca di Brexit) hanno di fronte un'emergenza che rischia di essere altrettanto grave per l'economia dell'eurozona: il coronavirus. Ricalcando le parole di Draghi i ministri delle Finanze europei, al termine di una riunione in video conferenza, si dichiarano pronti a "fare tutto il necessario per affrontare efficacemente le sfide attuali, e per ripristinare la fiducia e sostenere una rapida ripresa". Il piano europeo prevede misure fiscali per circa l'1% del Pil per il 2020 e soprattutto liquidità pari almeno al 10% del Pil, costituita da regimi di garanzia pubblica e pagamenti fiscali differiti. "Queste cifre potrebbero essere molto più significative in futuro", sottolinea l'Ecofin. Per approfondire leggi anche: Niente bazooka anti-coronavirus. Lagarde fa crollare l'Ue Una risposta fiscale che, secondo il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, dovrà essere "proporzionata alla gravità della situazione". L'Europa avrà bisogno, per Gentiloni, di una "coordinazione fiscale senza precedenti per ripristinare la fiducia" nell'economia dell'eurozona. "Prenderemo qualsiasi ulteriore azione di policy coordinata e decisiva se necessario", comprese ulteriori "misure fiscali, per sostenere la crescita e l'occupazione", sottolinea l'Eurogruppo nel documento pubblicato al termine dell'incontro dei ministri dell'Ue a 27. Soddisfazione da parte del ministro dell'Economia italiano, Roberto Gualtieri. "La riunione dell'Eurogruppo è stata molto positiva" e "abbiamo concordato uno statement" che "sostanzialmente si definisce con la frase 'whatever it takes': si farà tutto quello che è necessario per fronteggiare le conseguenze economiche del coronavirus". Secondo Gualtieri "c'è il consenso di tutti i Paesi europei a mettere in campo tutte le risorse e gli strumenti utili per affrontare una crisi senza precedenti". Il ministro italiano lancia però un monito: dal punto di vista economico il coronavirus avrà "un impatto che porterà il Pil di tutta Europa in territorio negativo". A sottolineare che il Covid-19 rappresenti una grande sfida per l'economia internazionale era stato poche ore prima dell'inizio dei lavori dell'Ecofin il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. "Sappiamo che il virus non ha raggiunto il suo picco, non dobbiamo prenderci in giro. Questi sono i primi passi di una temporanea, ma lunga battaglia", spiega Centeno, sottolineando che "il contenimento forzato sta portando le nostre economie ai tempi di guerra".