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Pensioni si riparte. Ipotesi Quota 102

Fuori dal lavoro con 64 anni e 38 di contributi

Filippo Caleri
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Pensioni si riparte. La Quota 100 per uscire a 62 anni di età e 38 anni di contributi scade nel 2021 e il governo ha di fatto riaperto il cantiere per evitare che alla scadenza ci si ritrovi con la  legge Fornero in piena attività. E dunque con un nuovo scalone di età per uscire dal lavoro. Da quel momento si tornerebbe alle regole della riforma Monti e dunque all'uscita solo a 67 anni. Il primo punto in tema di previdenza è che nonostante qualcuno ci abbia provato a toccare la riforma targata Lega la Quota 100 resta fino alla scadenza. "Abbiamo preso un impegno coi cittadini perciò Quota 100 non si tocca. Già da questo mese al @MinLavoro cominciamo a lavorare alla riforma delle pensioni insieme agli altri dossier sul tavolo, in primis il salario minimo" ha scritto su Twitter il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. E le ipotesi sul cambiamento sono iniziate subito a circolare anche se subito stoppate proprio da parte del Ministero del Lavoro. Tra i tecnici del governo sarebbe spuntato il progetto di mandare a riposo i lavoratori con un minimo di 64 anni e 38 anni di contributi. Una sorta di "'Quota 102" tutta contributiva. Solo un ballon d'essai perché anche i sindacati respingono preliminarmente anche solo l'accenno del nuovo sistema previdenziale. Tra le altre idee che circolano va segnalata anche quella di Alberto Brambilla, presidente del centro studi e ricerche Itinerari previdenziali, che in un suo articolo ha ipotizzato invece una Quota 103, e cioè con 39 anni di contributi e 64 anni di età, con non più di 3 anni figurativi. A prescindere dalla soluzione le ipotesi in campo confermano che la stagione delle riforme pensionistiche sta per iniziare.    

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