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Boom immatricolazioni a dicembre. Ma il 2019 chiude in stagnazione

Nell'ultimo mese dell'anno vendute in Italia oltre 140mila vetture: +18% rispetto al 2018. Panda la più venduta

Daniele Di Mario
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Il mercato auto italiano chiude l'anno con il botto: un dicembre brillante permette al 2019 di terminare con immatricolazioni pressoché stabili rispetto all'anno precedente. La Motorizzazione, riferisce il Ministero dei Trasporti, ha immatricolato infatti a dicembre 140.075 autovetture, con una crescita del 12,48% rispetto a dicembre 2018, quando erano state immatricolate 124.535 nuove auto. Nel corso del 2019 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 1.916.320 autovetture, con un aumento dello 0,29% rispetto all'anno precedente, quando le immatricolazioni era state 1.910.701. Il mercato è perfettamente in linea con il quadro economico italiano di sostanziale stagnazione, con la manifattura che ancora soffre. Tuttavia Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è ottimista e dichiara che «il risultato positivo delle immatricolazioni in dicembre non è un segnale isolato perché trova conforto anche in un recupero del clima di fiducia» seguito al via libera alla nuova legge di bilancio. Secondo l'Anfia il 2019 verrà ricordato come l'anno in cui il diesel ha perso la leadership di mercato a favore della benzina, attestandosi a una quota di penetrazione attorno al 40% nei 12 mesi, contro il 51,2% del 2018. Inoltre, ricorda Paolo Scudieri, presidente dell'associazione, «l'anno appena concluso, del resto, si era aperto all'insegna della preoccupazione per il Bonus-Malus entrato in vigore il primo marzo, che ha condizionato i primi mesi del 2019 contenendo gli ordini di auto ricaricabili». Il recupero delle vendite a partire da settembre, poi, è condizionato dal confronto con una fase del 2018 dai volumi particolarmente bassi per effetto dell'entrata in vigore dei nuovi standard sulle emissioni Wltp, con il mercato italiano che mostra un incremento del 5,5% nel solo secondo semestre dell'anno. Infine il presidente di Unrae, Michele Crisci, chiede adesso alla politica «con l'introduzione nel 2020 dei nuovi limiti europei alle emissioni di CO2 e relative, pesanti sanzioni» di mettere in atto una strategia che «supporti organicamente e ordinatamente la filiera automobilistica Italiana». Il mercato, in effetti, è ancora sotto del 23,1% nel confronto con i livelli di immatricolazioni pre-crisi del 2007. Intanto Fiat Chrysler Automobiles, che ha appena firmato prima di Natale l'accordo di fusione con i francesi di Psa, nel 2019 immatricola 452 mila vetture, per una quota del 23,6%. Nell'ultimo trimestre dell'anno il gruppo registra quasi 99 mila veicoli (pari al 22% di quota) e da luglio a dicembre le vendite sono 185 mila per una quota del 22,2%. In dicembre Fca registra complessivamente quasi 31 mila vetture per una quota del 22,1%. Infine tra le top ten più vendute in assoluto, oltre a Panda che ancora una volta è l'auto di gran lunga più venduta in assoluto, sono presenti altri quattro modelli Fca: Lancia Ypsilon, Fiat 500X e le Jeep Compass e Renegade.

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