i dati Confesercenti
La tredicesima cresce. Si spende per shopping personale e si fanno meno regali
La tredicesima c'è. Anche quest'anno. Ed è più sostanziosa ma, viste le bollette e i conti rinviati per mancanza di liquidità negli scorsi mesi, sotto il materasso resterà meno del solito. Entro Natale saranno circa 33 milioni i lavoratori e i pensionati che riceveranno la mensilità di fine anno. Un giro di denaro valutato in 44,8 miliardi di euro secondo le elaborazioni dell'Ufficio Economico Confesercenti sui dati ufficiali e una ricerca condotto con Swg dalle quali risulta che le somme erogate sono un po' più ricche dello scorso anno (+1,3%) ma che gli italiani le utilizzeranno quasi integralmente: al risparmio e agli investimenti finanziari andranno infatti solo 10,4 miliardi del monte complessivo delle tredicesime, circa 600 milioni di euro in meno rispetto al 2018 (-5,6%). A festeggiare sono i commercianti perché aumentano le risorse stanziate complessivamente per lo shopping: 23 miliardi di euro con un +2,6% rispetto al 2018. Ma a vincere sono le spese per le casa e per la famiglia, mentre i regali segnano un po' il passo: oltre 7,3 miliardi di euro del monte tredicesime saranno impiegati per i doni, un budget in leggera contrazione (-389 milioni) rispetto al Natale dello scorso anno. La quota che cresce più velocemente è però quella destinata a saldare pagamenti fissi e conti lasciati in sospeso: 11,4 miliardi di euro, il 5,7% in più sull'anno precedente. Un capitolo che comprende anche i mutui per la casa, che restano costanti nella destinazione delle tredicesime (il 4% circa). I conti in sospeso, che crescono del 7% circa (500 milioni), impegnano le tredicesime soprattutto al Centro (16%), mentre sono più leggeri nelle regioni del Nord (12%).