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General Motors fa causa a Fca: "Ha corrotto il sindacato metalmeccanici Usa"

Dario Martini
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General Motors fa causa a Fca accusando il gruppo torinese ed ex dirigenti della causa automobilistica "di aver corrotto il sindacato metalmeccanico statunitense United Auto Workers durante la fase di contrattazione salariale, attraverso il pagamento di tangenti per ottenere un illecito vantaggio competitivo, causando così danni sostanziali a Gm". È quanto si legge in una nota di General Motors. Al centro di questa causa federale, spiega il gruppo Usa, "ci sono le chiare ammissioni di illeciti commessi da ex dirigenti della Fca rivelate attraverso le indagini penali dell'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti nel Distretto orientale del Michigan". "Questa azione legale intende rendere la Fca responsabile del danno che le sue azioni hanno causato alla nostra azienda e garantire condizioni di parità in futuro", sottolinea Craig Glidden, vice presidente esecutivo e General Counsel di Gm. La vicenda risale al 2009 e al negoziato che si è svolto tra il 2011 e il 2015. La manipolazione del processo di contrattazione collettiva, sottolinea il gruppo Usa, "ha comportato ingiusti costi di manodopera e vantaggi operativi, danneggiando Gm. Con questa causa, Gm sta cercando di rafforzare il fatto che la contrattazione deve essere libera da frodi e corruzione. Tutti i danni recuperati verranno investiti negli Stati Uniti per avvantaggiare i dipendenti di Gm e far crescere posti di lavoro".

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