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Giorni decisi per Alitalia. Lunedì la verità sul suo futuro

A Lotito chieste in garanzia le azioni della Lazio

Valerio Maccari
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Questa volta non ci sarà alcuna proroga: la questione Alitalia si chiuderà entro lunedì 15 luglio, data di scadenza di presentazione di offerte vincolanti, anche in assenza del «quarto socio». E la newco che succederà alla compagnia sarà controllata a maggioranza assoluta da Ferrovie dello Stato e dal Mef. La telenovela di Alitalia, commissariata ormai da 800 giorni, sembra avviarsi finalmente ai titoli di coda. Lunedì prossimo, infatti, scade il termine per presentare offerte vincolanti per l'ex compagnia di bandiera e il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, conferma ai sindacati che non ci saranno ulteriori slittamenti. «Siamo vicini alla soluzione. La prossima settimana si chiude», senza un ulteriore rinvio – sarebbe il quinto consecutivo – dei termini. Il finale della vicenda, però, è tutto da scrivere. Secondo fonti del Ministero delle infrastrutture, il Tesoro e Fs avranno il 50% più una azione, come minimo, del nuovo vettore: l'impegno di Fs dovrebbe attestarsi intorno al 35% mentre la quota del ministero dell'Economia dovrebbe essere al 15%. Ad affiancarli Delta Airlines con una quota tra il 10 ed il 15%. Manca ancora, però, il partner industriale che dovrebbe ricoprire il ruolo di quarto soggetto del consorzio acquirente. Ad aver manifestato interesse nell'operazione, per ora, sono il Gruppo Toto, Claudio Lotito e la compagnia area colombiana Avianca, anche se è possibile che entro il 15 arrivino anche altre proposte. Fino alla scadenza, dunque, la partita rimane ancora aperta: German Efromovich, primo socio di Avianca con il 79%, che si è detto disponibile ad acquistare il tra il 30% e il 40% della newco, è volato in questi giorni in Italia per sciogliere i nodi e mettere a punto l'eventuale offerta e superare i problemi emersi fino ad ora. Uno su tutti la partecipazione di Avianca all'alleanza globale Star Alliance, concorrente diretta di Sky Team a cui aderiscono sia Alitalia che Delta. Anche il gruppo abruzzese Toto, che vuole investire nella nuova Alitalia 215 milioni di euro incassati dalla vendita di asset eolici negli Usa, ha fatto un passo avanti, mandando una lettera a Di Maio nella quale ha scritto di voler essere «un partner industriale di riferimento» della newco. Più incerta, invece, la posizione di Lotito: il patron della Lazio, avrebbe infatti detto Di Maio ai sindacati, deve ancora dimostrare la sua solidità finanziaria. Per questo, a Lotito sarebbero state chieste a garanzia le azioni della Lazio. Una proposta che però non trova il favore del patron biancoceleste. Sempre più improbabile, invece, una partecipazione di Atlantia, nonostante l'apertura di Di Maio la settimana scorsa, che aveva sottolineato che «un'offerta era possibile, ma senza scambi sul tavolo delle concessioni autostradali». La preoccupazione dei sindacati per la fase di stallo, dunque, rimane. Ed in attesa di lunedì, rimangono anche lo sciopero di quattro ore dell'intero settore e quello di 24 ore di piloti e assistenti di volo del gruppo proclamati da rappresentanti dei lavoratori per il prossimo 26 luglio.

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