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C'è un tesoro in Cassa. Nei fondi previdenziali 167 miliardi euro

Quasi 8 milioni gli iscritti nel 2018

Filippo Caleri
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C'è un tesoro in cassa. Anzi nelle casse che gestiscono i fondi del trattamento di fine rapporto dei lavoratori italiani confluiti nella previdenza integrativa  a partire dal 2007. A fine 2018, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si sono attestati a 167 miliardi di euro, in aumento del 3% rispetto all'anno precedente: un ammontare, si legge nella relazione annuale della Covip (l'Autorità che controlla i fondi pensionistici) pari al 9,5% del Pil e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. I contributi incassati nel 2018 sono stati pari a 16,3 miliardi di euro: tra questi 5,1 miliardi ai fondi negoziali (+5,7%), 2 miliardi ai fondi aperti (+6,9%), 4,3 miliardi ai Pip nuovi (+5,1) e 4,6 miliardi ai fondi preesistenti. I contributi per singolo iscritto, emerge dai dati Covip, ammontano mediamente a 2.630 euro nell'arco dell'anno. Ma c'è anche un effetto crisi su contributi che vengono versati mensilmente. Il 25% del totale degli iscritti alla previdenza complementare (circa 2 milioni) non ha effettuato contribuzioni nel 2018. E circa il 60% di essi (1,2 milioni di iscritti) non versa contributi da almeno tre anni. Quanto ai numeri alla fine del 2018 i fondi pensione in Italia erano 398: 33 negoziali, 43 aperti, 70 piani individuali pensionistici (Pip), 251 fondi preesistenti e Fondinps. Il totale degli iscritti alla previdenza complementare è pari a circa 7,9 milioni, in crescita del 4,9% rispetto all'anno precedente, per un tasso di copertura del 30,2% sul totale delle forze di lavoro. 

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