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Fca-Renault verso la fusione. Così nasce il gigante dell'auto

Davide Di Santo
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Fiat Chrysler Automobiles e Renault procedono spedite a una maxi fusione che punta a dare vita a uno dei giganti globali dell'auto, con un fatturato da 170 miliardi di euro e 8,7 milioni di veicoli l'anno. Con un comunicato diffuso prima dell'apertura delle Borse europee, Fca ha annunciato di aver inviato al gruppo francese una lettera non vincolante con la proposta di una fusione alla pari. Renault per parte sua ha diffuso poco dopo una nota con cui ha confermato di aver ricevuto la proposta, aggiungendo che in mattinata si svolgerà un Consiglio di amministrazione per discuterla. A seguito di questa riunione verrà pubblicato un comunicato stampa. L'aggregazione non prevede la chiusura di nessun impianto, ha da subito precisato Fca. La società risultante dalla fusione sarà detenuta per il 50% dagli azionisti di Fca e per il 50% dagli azionisti di Groupe Renault, con una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti. Il gruppo italo statunitense mette in rilievo il "bisogno di prendere decisioni coraggiose per cogliere su larga scala le opportunità che si sono create nel settore, come la connettività, l'elettrico e i veicoli a guida autonoma".  "Anche se non c'è ancora certezza sulla conclusione dell'operazione, puntiamo ad agire il più rapidamente possibile per assicurarci un accordo definitivo con il gruppo Renault", scrive l'ad di Fca Mike Manley in una lettera ai dipendenti del gruppo, a proposito della proposta di fusione con il gruppo Renault. Mentre il governo francese si è detto favorevole alla fusione i titoli delle due case automobilistiche volano in Borsa. Fca a Piazza Affari avanza del 14,9% a 13,15 euro. Le azioni Renault, che non sono riuscite subito ad entrare in contrattazione a Parigi a causa delle pressioni rialziste, salgono del 15,73% a 57,85 euro.

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