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La Commissione stronca l'Italia: "Ultima in Europa per crescita"

Pierre Moscovici

Bruxelles: "Il reddito di cittadinanza aumenterà la disoccupazione"

Dario Martini
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Italia ultima in Europa per crescita dell'economia nel 2019, con un deficit che senza aumento dell'Iva arriverà al 3,5% l'anno prossimo e un debito record nel 2020. Questo il quadro fosco che la Commissione europea dipinge per l'Italia nelle sue previsioni di primavera. Secondo Bruxelles, il Pil italiano crescerà solo dello 0,1% quest'anno, il dato peggiore tra tutti i paesi dell'Unione: la stima è inferiore sia rispetto alle previsioni precedenti della stessa Commissione che attribuiva all'Italia una crescita dello 0,2%, sia rispetto alle stime del governo, che nel Def aveva indicato una crescita sempre dello 0,2% per quest'anno. Subito davanti all'Italia è la Germania, che cresce solo dello 0,5% quest'anno ma che dovrebbe riprendere la sua corsa all'1,5% nel 2020. La Spagna crescerà del 2,1%, la Francia dell'1,3%. Dalle tabelle pubblicate dalla Commissione emerge che l'Italia è in fondo alla classifica della zona euro anche per gli investimenti, che caleranno quest'anno dello 0,3% e l'anno prossimo aumenteranno solo dello 0,9% (in Grecia, per fare un esempio, gli investimenti complessivi cresceranno del 10% sia quest'anno che il prossimo) e per tasso di disoccupazione, che ritorna ai livelli pre-crisi in tutta la zona euro, ma che da noi arriverà a toccare quota 11% l'anno prossimo. Ci sarà un effetto aumento della disoccupazione anche legato al reddito di cittadinanza, spiega la Commissione, ma si tratta di un effetto statistico legato al fatto che più persone si presume andranno a registrarsi nelle liste di disoccupazione. L'effetto della frenata della crescita non può che deteriorare la tenuta dei conti, ribadisce Bruxelles: e così emerge che nelle previsioni della Commissione il deficit italiano è previsto al 2,5% quest'anno e al 3,5% l'anno prossimo (senza aumento dell'Iva) e il debito pubblico, anziché diminuire, aumenterà al 133,7% del Pil nel 2019 e dovrebbe raggiungere la quota record di 135,2% del Pil nel 2020. Inoltre, le due misure bandiera della maggioranza di governo, reddito di cittadinanza e Quota cento, contribuiranno a gonfiare la spesa: "La spesa pubblica aumenterà in modo significativo a seguito dell'introduzione del reddito di cittadinanza e di diverse disposizioni in materia di pensioni, tra cui un nuovo regime di prepensionamento", si legge nel documento della Commissione. Le stime di Bruxelles confermano che l'Italia non ha rispettato le regole sul debito del 2018, ma non comportano una richiesta immediata di intervento. Secondo quanto si apprende, la Commissione europea infatti adotterà il pacchetto economico di primavera il 5 giugno prossimo, compreso il rapporto 126.3 sul debito dell'Italia che costituisce il primo passo verso una possibile procedura per deficit eccessivo. La crescita "molto debole dell'Italia ha un impatto sui conti"», ma la valutazione della Commissione "sulla conformità dei conti italiani al patto di Stabilità sarà fatta a giugno", conferma il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici. Il verdetto, per ora, è rimandato.

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