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Fitch grazia l'Italia e prevede le urne: "Il rating resta BBB, outlook negativo"

Il giudizio dell'agenzia: "L'asse Lega-M5s non può durare"

Davide Di Santo
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L'agenzia di rating Fitch ha confermato il suo giudizio "BBB" sull'Italia con outlook negativo.  Il rating BBB e l'outlook negativo, spiega Fitch, "riflettono l'elevato livello del debito pubblico e l'assenza di interventi strutturali sui conti pubblici, la debolezza della qualita' degli asset del settore bancario e la bassa crescita del Pil, l'aumento dei rischi e dell'incertezza politica e i conseguenti rischi al ribasso nelle nostre proiezioni sul debito pubblico".  Per l'agenzia "le tensioni politiche nel governo di coalizione e la possibilità di elezioni anticipate aumentano l'incertezza sulla politica fiscale ed economica". È quanto si legge nel comunicato di Fitch sull'Italia. "Le grandi differenze ideologiche tra il Movimento Cinque stelle e la Lega metteranno probabilmente a dura prova la coalizione, e consideriamo che la Lega potrebbe essere intenzionata a nuove elezioni, tornando all'accordo con Forza Italia e Fratelli d'Italia se dovesse calcolare di vincere nella maggioranza dei seggi. Non ci aspettiamo che questo governo possa durare un intero mandato e consideriamo una crescente possibilità di elezioni anticipate dalla seconda metà di quest'anno", conclude Fitch. Diverso il giudizio del governo. "Le valutazioni di Fitch confermano la solidità economica del nostro Paese e, come era prevedibile, risentono del rallentamento economico transitorio che sta investendo tutto il continente europeo. Andiamo avanti con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equità sociale all'Italia, prestando attenzione ai rischi provenienti dal contesto internazionale", si legge in una nota della presidenza del Consiglio, diffusa dopo che l'agenzia Fitch ha confermato il rating per l'Italia a BBB, con outlook negativo. "I fondamentali economici del Paese, cioè i conti con l'estero, la solidità finanziaria delle famiglie, la loro capacità di risparmio, la tenuta dell'occupazione, la riconquistata forza del sistema bancario, sono solidi. Su questa base, nella seconda parte dell'anno le nostre misure di politica economica e il miglioramento del quadro macroeconomico internazionale daranno impulso alla ripresa che alimenterà la crescita ben oltre il 2019 - sottolinea ancora la nota - Siamo certi dell'impatto positivo sulla crescita e sulla produttività che avranno il corposo piano di investimenti pubblici, le riforme strutturali adottate a sostegno degli investimenti privati, le misure fiscali in favore delle imprese e il potenziamento del sistema di reinserimento al lavoro associato al reddito di cittadinanza".

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