"Colpa dell'Italia". Bomba Fmi
Per il Fondo monetario frena l'economia globale
Dopo Bankitalia il Fondo monetario internazionale taglia allo 0,6%, dall'1% di ottobre, la previsione di crescita per l'Italia nel 2019, mantenendola allo 0,9% per l'anno successivo. Nell'aggiornamento al World Economic Outlook diffuso oggi, il Fmi stima una crescita del Pil italiano al ritmo del +1% nel 2018, del +0,6% nel 2019 e del +0,9% nel 2020. Il dato relativo al 2019 è rivisto al ribasso di 0,4 punti percentuali. "All'interno dell'area euro rrvisioni significative riguardano la Germania, dove le difficoltà di produzione nel settore auto e la domanda esterna più bassa peseranno sulla crescita nel 2019, e per l'Italia, dove il rischio sovrano e quello finanziario, e i collegamenti tra i due, aggiungono venti contrari alla crescita", spiega la capo economista del Fmi, Gita Gopinath. L'Italia è fra i maggiori rischi globali per il nodo spread-banche. Ma non si scherza nemmeno sui timori per la Brexit e il voto alle europee. "Gli spread italiani - si legge al primo punto della sezione sui rischi globali, che evoca anche una Brexit senza accordo - sono scesi dal picco di ottobre-novembre ma restano alti. Un periodo prolungato di rendimenti elevati metterebbe sotto ulteriore pressione le banche italiane, peserebbe sull'attività economica e peggiorerebbe la dinamica del debito". "Una recessione globale è dietro l'angolo? No" ha chiarito dal palco di Davos la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, presentando l'aggiornamento al World Economic Outlook, che mostra rischi globali sbilanciati verso il ribasso. Pronta la risposta del ministro-vicepremier Matteo Salvini che su Twitter replica al Fondo Monetario internazionale definendo "il FMI minaccia per l'economia mondiale". Italia minaccia e rischio per l'economia globale? Piuttosto è il FMI ad essere una minaccia per l'economia mondiale, una storia di ricette economiche coronata da previsioni errate, pochi successi e molti disastri.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 21 gennaio 2019