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Manovra, allarme spread. E Tria è preoccupato

Il ministro dell'Economia Tria

Il differenziale vola fino a quota 335, poi cala. Borse in rosso, bancari a picco

Silvia Sfregola
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Lo spread ruggisce alla vigilia del giudizio Ue sulla manovra italiana. Con il progetto di bilancio che si avvia a essere bocciato, il differenziale tra Btp e Bund tedesco vola in mattinata fino a 336 punti base, attestandosi ai massimi dall'aprile del 2013. Poi ripiega, ma a fine seduta resta comunque su livelli di guardia. La chiusura è a 326 punti base, con il decennale italiano al 3,61%. «Ovviamente sono preoccupato» per lo spread oltre 300 punti base, ammette il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a margine di un evento a Montecitorio. In effetti lo spread comincia a dispiegare i primi effetti, aumentando i costi dei prestiti per famiglie e imprese. L'Abi avverte nel suo bollettino mensile che i tassi di interesse sulle nuove erogazioni salgono in ottobre, perché «risentono dell'aumento dello spread nei rendimenti dei titoli sovrani». Sui mutui crescono all'1,87% dall'1,8 di settembre, sui prestiti alle imprese all'1,6% medio dall'1,45% precedente. Per il momento i prestiti continuano a segnare un aumento dell'1,9%, ma è Assonime ad avvisare il governo che un'ulteriore impennata del differenziale può indurre a «una forte restrizione del credito». Il governo contava sul sostegno degli italiani, che per il momento non stanno però rispondendo. Con la quattrodicesima edizione del Btp Italia, il titolo del Tesoro pensato per i risparmiatori, la domanda è stata appena di 481,3 milioni ieri, il peggior debutto per un collocamento di questo tipo dal 2012, e di 281,3 milioni oggi. L'obiettivo del governo, di raccogliere tra i 7 e i 9 miliardi, appare ancora lontano, quando mancano solo due giornate di offerta, una per la clientela retail e una per gli istituzionali. Intanto i vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si dicono certi che la situazione migliorerà. «Lo spread non può che scendere e sono convinto che così sarà, a meno che non ci sia qualcuno che giochi alla speculazione», dichiara il ministro dell'Interno, mentre il responsabile dello Sviluppo economicio e del Lavoro gli fa eco: «Siamo fiduciosi che dopo la decisione della Commissione europea lo spread scenderà». Il ministro pentastellato elogiato infine Tria: «Sta combattendo come un leone». Dall'Europa le autorità bancarie esprimono preoccupazione, anche se la situazione non viene ancora considerata da allarme rosso. «Il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato italiani ha contagiato gli altri Paesi della zona euro solo in modo molto limitato», afferma il presidente della Banca centrale austriaca ed esponete della Bce, Ewald Nowotny, che però sottolinea che lo spread del Belpaese potrebbe «diventare un problema nel lungo termine».

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